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Pirateria , Notizie brevi ,... 29/05/2015

PRIMAVALLE
Auto sulla folla, il padre del 17enne ricercato: «Guidavo io, ero ubriaco»

Intervista a lastampa.it. Il rom nega però che in macchina ci fosse suo figlio, sposato con la coetanea già arrestata per concorso in omicidio volontario. I familiari: «Chiediamo perdono». Il Campidoglio: «Pagheremo i funerali»
La Lancia usata nella fuga e poi abbandonata (Proto)

«Guidavo io, ero ubriaco». La «confessione» è in un video pubblicato da lastampa.it: un rom sostiene che c’era lui al volante della Lancia Lybra che mercoledì sera, per sfuggire alla polizia, ha causato la morte di una donna e il ferimento di altre otto persone in via Mattia Battistini, fra Boccea e Primavalle. «Andavo come un matto», racconta il nomade spiegando di aver comprato poco prima, una grappa e una birra in un bar. La fuga, la giustifica sostenendo che era senza patente: gli era stata ritirata. Nega però che in macchina con lui ci fosse il ragazzo ricercato dalla polizia: Antony H., 17 anni, marito e coetaneo di Maddalena H., già arrestata per concorso in omicidio volontario, lesioni gravissime e omissione di soccorso.

Dubbi

Ma è Bathu H. il rom che appare nel video? Cioè il padre di Entuli? Se lo è, vista la confessione, perché è ancora libero? Oppure gli investigatori non gli credono? Certo la storia non è chiara, tant’è che emerge anche la contraddizione con un’altra intervista andata in onda nell’edizione delle 14 del Tg Lazio: in questo caso una nomade racconta che nella Lybra c’erano suo marito, che guidava, il figlio e la nuora. Ma la rom è la moglie di Bathu? O di qualcun altro? Quello che è certo, è che qualcuno mente. Ma chi? E per quale motivo?

Caccia ai fuggitivi

Per Antony, nel frattempo, si sarebbe già proceduto a trasmettere un’informativa al Tribunale dei minori. E i congiunti dicono: «Vogliamo chiedere scusa alla famiglia della vittima dell’incidente e a tutti i feriti. Se potessimo incontrare quelle persone, chiederemmo loro perdono». La caccia ai due fuggitivi è durata tutta la notte ed è proseguita nella giornata di giovedì. La polizia ha cercato i due nomadi del campo di via Cesare Lombroso, all'Aurelio. La Lybra è intestata a un prestanome italiano, sulla carta proprietario di decine di vetture.

«Rispettate il nostro dolore»

Giovedì mattina nei corridoi del pm titolare del fascicolo sono arrivati il marito di Corazon e alcuni amici, una di loro, Annalisa, ha chiesto di rispettare il loro dolore: «Non è il momento di parlare di questo. Noi siamo solo sconvolti e increduli».

Oscuri i motivi della fuga all'alt

La polizia sta anche accertando i motivi che hanno spinto i rom a fuggire all'alt di una volante che dopo l'incidente davanti alla stazione Battistini della linea A della metropolitana ha inseguito i nomadi, che durante la fuga - è stato accertato a circa 120-130 chilometri all'ora in alcuni tratti di strada particolarmente trafficati a quell'ora - hanno anche travolto un agente della polizia ferroviaria che in scooter ha tentato di fermare la loro corsa ed è ora ricoverato in ospedale con fratture alle gambe.

 

>VIDEO - La Lancia Lybra che ha investito nove persone

 

La ricostruzione

Una colf filippina di 44 anni, Corazon Perez Abordo, madre di tre ragazzi, è morta sul colpo, altri due connazionali, un uomo e una donna, di 38 e 47 anni, sono molto gravi in ospedale con una studentessa francese di 24 anni e una trentenne romana. Nella notte di mercoledì dopo averla fermata sull'auto pirata che si è schiantata contro un'altra vettura fra Torrevecchia e Montespaccato, i poliziotti hanno arrestato la ragazza rom di 17 anni che si trovava sulla Lybra con i due ricercati. Maddalena H., del campo nomadi della Monachina, sull'Aurelia, è accusata di concorso in omicidio volontario, lesioni gravissime e omissione di soccorso. È stata portata nel carcere minorile. Uno dei fuggiaschi sarebbe un suo parente.

>VIDEO-Roma, auto pirata su passanti: le immagini subito dopo l'incidente

Le indagini

A Boccea, così come a Primavalle e in tutto il quadrante nord ovest della Capitale è alta la tensione e la rabbia per quanto accaduto. Sui social network sono numerosi i messaggi contro i rom e la loro presenza in tre campi conosciuti, oltre che in altri insediamenti abusivi. E per questo sempre mercoledì notte sono scattate vigilanze straordinarie da parte delle forze dell'ordine per scongiurare il rischio di rappresaglie.

>VIDEO - Nove passanti travolti da auto pirata: morta una donna, catturata una cittadina rom

Matteo Salvini su Facebook

«Tre rom sono scappati all’alt della Polizia a Roma e, guidando a 180 all’ora, hanno ammazzato una donna, otto i feriti. Una zingara di 17 anni è stata fermata, è caccia agli altri due. Pare che l’auto sia intestata a un rom, che ne ha anche altre. Una preghiera. Per il resto... ruspa!!!!! Quando torneremo al governo, raderemo al suolo uno per uno tutti sti maledetti campi Rom, partendo da quelli abusivi». Così su Facebook il segretario federale della Lega Nord Matteo Salvini commenta quanto accaduto mercoledì notte a Roma.

 

Le reazioni

Renato Brunetta, capogruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati ha fatto sapere tramite una nota rilasciata durante il Consiglio dei ministri: «Forza Italia non sarà mai razzista, ma il nostro partito è con decisione per la legalità, per il rispetto delle regole. Molti pensano di risolvere il problema dei nomadi con il buonismo. A mio avviso il buonismo non produce integrazione e non aiuta questa gente. Il buonismo produce solo razzismo». «Il partito degli sciacalli oggi chiama al banchetto del rancore e del razzismo. Vi dirà di odiare i rom, causa di tutti i mali, peste della città. Con gli sciacalli la timidezza fa diventare prede. Bisogna associarli ai loro parenti stretti, quelli che hanno fatto i campi di sterminio. La responsabilità è individuale e chi uccide deve pagare. Nella mia idea di società questa regola vale anche per gli sciacalli: si chiama civiltà». Lo ha scritto su Facebook Gianluca Peciola, capogruppo Sel in Campidoglio. «Il sindaco Marino e il ministro Alfano cosa fanno? Quando si continua a tollerare l'illegalità, c'è da aspettarsi che prima o poi avvengano fatti tragici come questo. Il mio pensiero va alla signora uccisa e alle persone ferite, la mia vicinanza ai loro familiari ed amici. Mi auguro che i responsabili scontino fino in fondo una giusta pena, anche se purtroppo il governo Renzi non ritiene una priorità l'approvazione del reato di omicidio stradale». Lo ha detto in una nota Roberto Calderoli, vicepresidente del Senato.

«Il Comune pagherà il funerale di Corazon»

«Il Comune di Roma si farà carico delle spese dei funerali di Corazon Perez Abordo». È quanto ha comunicato il Campidoglio che ha sottolineato, inoltre, che il sindaco, che si trova negli Usa, «da ieri sera è in continuo contatto con Prefettura e forze dell'ordine ed è costantemente aggiornato sulla situazione, mentre il vicesindaco Luigi Nieri - delegato dal sindaco Marino - è impegnato in prima persona sugli sviluppi della vicenda e mercoledì sera ha fatto visita alle persone coinvolte nell'incidente per accertarsi personalmente delle loro condizioni».

I Sinti: «Tragedia strumentalizzata»

«L'incidente di Roma a Primavalle poteva capitare a chiunque e adesso in tanti lo stanno strumentalizzando perché quella macchina era guidata da un rom». Davide Casadio, presidente dell'associazione Sinti Italia, è intervenuto questa mattina su Radio Cusano Campus. «Sappiamo benissimo che rom e sinti vengono bersagliati, anche se noi non siamo tolleranti nei confronti di chi crea queste cose. È un fatto grave per le comunità, quanto accaduto ieri è incivile, ma può succedere a chiunque. Non tutti sono uguali, noi ci dissociamo da chi viola la legge». Casadio ce l'ha con la stampa: «Il fatto che di questo incidente siano stati protagonisti i rom diventa uno strumento di campagna elettorale e noi diventiamo uno strumento di politica. Non si fa di tutta l'erba un fascio, questo significa impedire l'integrazione. Prima di parlare bisognerebbe conoscere certe realtà e sapere come funziona». Durissimo, poi, su Matteo Salvini: «Salvini ha resuscitato lo spirito di Hitler in Italia. Bisogna ricordare che in Europa sono morti oltre un milione di sinti e di rom nei campi di concentramento».

Nel pomeriggio una fiaccolata

«Adesso ditelo alle famiglie che state lavorando per l'integrazione». È il messaggio che accompagna il mazzo di fiori posto alla base del semaforo all'incrocio di via Battistini, dove ieri è avvenuta la tragedia. I fiori sono stati messi da Movimento capitale, un'associazione politica vicina alla destra. «Oggi la solidarietà e il rispetto per le famiglie della vittima e dei feriti prende il posto dell'indignazione, ma io da molti mesi denuncio tutto quello che accade in questo quartiere a opera dei rom a danno della cittadinanza - spiega il presidente Marco Visconti -. L'integrazione non si fa sui diritti ma sui doveri. Queste sono tragedie annunciate». Oggi alle 18.30 dalla metro Battistini partirà una fiaccolata organizzata insieme al consigliere municipale Saponaro di Fratelli d'Italia. «Sarà senza simboli di partito, per la cittadinanza», conclude Visconti.

 

di Rinaldo Frignani e redazione Roma online
da corriere.it


«Andavo come un matto», racconta il nomade spiegando di aver comprato poco prima, una grappa e una birra in un bar. La fuga, la giustifica sostenendo che era senza patente: gli era stata ritirata.
Quindi anche guida in stato di ebbrezza! Ma è la sua verità, non la verità.  (ASAPS)

Venerdì, 29 Maggio 2015
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