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Notizie brevi 01/06/2015

Furti bici, siglato protocollo 'unico in Italia': così Bologna combatterà il fenomeno

Obiettivo del protocollo di intesa è attuare una strategia coordinata di prevenzione e contrasto del furto e della ricettazione d' bici, attraverso l'impegno congiunto di forze dell'ordine, enti locali, associazionismo e cittadini, in un'ottica di sicurezza partecipata. Dalla marchiatura alla sosta sicura, così si opererà

Mettere  in  atto una strategia complessiva e coordinata di prevenzione e contrasto  del  furto  e  della  ricettazione  di  bici  a  Bologna, grazie all’impegno  congiunto di forze dell’ordine, enti locali, associazionismo e cittadini,   in   un’ottica   di   sicurezza   partecipata: è  l’obiettivo dell’innovativo   “Protocollo   d’intesa  per  il  contrasto  ai  furti  di biciclette”,  firmato  stamattina  dal  Prefetto Ennio Sodano, dall’assessore comunale  alla  Mobilità  Andrea  Colombo e dalla presidente della Consulta della bicicletta Simona Larghetti.  Si tratta di "un'iniziativa unica nel suo genere  in  Italia", come tiene a sottolineare, soddisfatta, l'amministrazione locale.
Il  protocollo, della durata sperimentale di tre anni, nasce dalla volontà comune di "contrastare più efficacemente il mercato nero delle bici rubate, potenziando  e  mettendo  a  sistema  le  azioni preventive e repressive di competenza  delle diverse istituzioni e stimolando la collaborazione civica dei  cittadini,  per  dare  insieme  risposte  concrete a un problema molto sentito  dalla  comunità dei ciclisti bolognesi e dagli operatori economici del  settore".

ECCO COME SI CONTRASTA IL FENOMENO. Per  prevenire  e  contrastare i furti di bici sia dal lato della “domanda” che  dell’“offerta”, il protocollo individua 6 ambiti principali di azione, stabilendo   per  ciascuno  una  serie  di  impegni  dei  diversi  soggetti firmatari: sensibilizzazione (art. 3), acquisto e noleggio legale (art. 4), marchiatura  (art.  5),  sosta  sicura  (art.  6), attività preventive e di contrasto (art. 7) e denuncia (art. 8).

Prima  di  tutto  la sensibilizzazione, per agire preventivamente sul piano culturale,  trasmettendo  il disvalore sociale e penale del mercato di bici
rubate  e  stimolando  il senso civico delle persone. Le associazioni della Consulta  organizzeranno  campagne  di  comunicazione,  flash  mob  e altre
iniziative,  per  invitare  i  cittadini  a  utilizzare  catene e lucchetti adeguati, a marchiare le bici, a comprare solo mezzi di provenienza lecita, a  presentare  sempre  denuncia  in caso di furto, a chiamare subito il 112 ogni volta che si assiste in diretta a furti o ricettazioni.
In  secondo  luogo  si  intende  promuovere l’acquisto e noleggio legale di bici,  per  offrire  opportunità  facili  ed economiche ma rispettose delle regole,  così  disincentivando  il ricorso al mercato nero. Sarà rafforzata l’iniziativa  delle aste di bici usate a basso costo, destinando ad essa le due  ruote abbandonate e recuperate in città (oggetti smarriti, rimozioni, ferrovie,  etc.), verrà creata e promossa una rete “certificata” dal Comune di negozi di riparazione, vendita e noleggio, e sarà incentivato l’acquisto di bici elettriche (con bonus di recente rifinanziati).
Altro  capitolo  è  quello  della  marchiatura  antifurto, fondamentale per dissuadere i ladri, avere la certezza della proprietà del bene e restituire facilmente  la  bici  ritrovata  dopo  un  furto.  Il  Comune si impegna ad ampliare  l’offerta  del  servizio  di  marchiatura Securmark con un prezzo scontato  di  soli  5 €, le associazioni a pubblicizzare questa opportunità tra i ciclisti e i negozianti di bici, le forze dell’ordine a diffondere la conoscenza di questo sistema e del relativo database nazionale negli uffici di ricezione denunce e investigativi formando gli operatori.

Sul  fronte,  poi,  della  sosta  sicura  delle  biciclette negli spazi sia pubblici  che  privati, il Comune avrà il compito di installare 1.500 nuove rastrelliere  su  strada  a  partire dal centro storico, in posti segnalati anche  dalle  associazioni; di favorire il parcheggio, più sicuro, dentro i cortili  condominiali,  fornendo  gratuitamente  rastrelliere  ai privati e modificando  i regolamenti edilizio e d’igiene per rendere sempre possibile la  sosta  interna  delle bici; e di mettere a disposizione propri immobili inutilizzati per soggetti interessati a creare depositi custoditi.
Numerosi   sono  inoltre  gli  impegni  per  quanto  riguarda  le  attività preventive e di contrasto. Le forze dell’ordine metteranno in campo servizi di  controllo  del  territorio,  anche in borghese, mirati a contrastare in specifico   questi   fenomeni,  adegueranno  sempre  più  i  propri  pronti interventi  in  base  alle  segnalazioni di furti e ricettazioni di bici in atto   arrivate   dalla   cittadinanza   alle   centrali  radio  operative, svilupperanno  per  la  prima volta una mappa georeferenziata degli episodi per  meglio  indirizzare  l’attività  investigativa.  Il  Comune,  oltre  a contribuire   ai   controlli   con   la   Polizia   municipale,   rinnoverà tecnologicamente  e amplierà il sistema di telecamere di videosorveglianza.
Le  associazioni  della  Consulta,  infine,  incoraggeranno  i  cittadini a contattare  il  112  ogni qualvolta  vedano ladri o ricettatori all’opera e collaboreranno  tramite  i volontari ad attività di monitoraggio e raccolta di  informazioni  utili alle indagini, come accaduto proficuamente anche di recente.

Da ultimo, si lavorerà sull’"abituare" i cittadini a fare denuncia dei  furti  subìti,  anche  semplificando  e  velocizzando  le modalità per presentarla.  In quest’ottica, sarà predisposto un modello-tipo di denuncia per  furti  di  bici  per rendere più facile e rapida la compilazione; sarà pubblicizzato  il servizio di denuncia on-line di Polizia e Carabinieri già esistente,  usando  almeno  a  fini  investigativi  anche  le  denunce  non finalizzate  di  persona; e gli operatori degli uffici di ricezione denunce riceveranno una formazione specifica sui furti di bici.


DATI E QUESTIONARIO
. Dati alla mano, i furti di bici, infatti, colpiscono una città in cui le due ruote,  cresciute  del  +30%  in tre anni e arrivate a rappresentare il 10% della  mobilità  urbana,  sono sempre più un mezzo di trasporto usato ormai trasversalmente   per   gli   spostamenti   quotidiani  da  professionisti, lavoratori, pensionati, studenti e turisti.
Con  l’occasione, è stata presentata anche un'indagine statistica sui furti di bici, promossa nel 2014 dall’associazione L’Altra Babele con oltre 1.300 questionari, i cui dati rafforzano la necessità degli impegni assunti dalle parti  col  protocollo.  Ben  il 50% degli intervistati, infatti, ha subìto almeno  un  furto  (4  su 5 in luogo pubblico e il 57% in pieno giorno), ma solo  il 24% ha fatto denuncia (pur in crescita rispetto al 16% di tre anni prima)  e  solo  il  12%  ha  ritrovato  la  bici.  Tra le contromisure più richieste,  maggiori  controlli  di  polizia  contro  i  ricettatori (51%), insieme  alla  sensibilizzazione  culturale  dei  potenziali clienti (36%), visto  tra l’altro che 1/3 degli intervistati non sa che anche acquistare è reato e che un 18% ammette perfino di aver comprato una bici rubata.



da bolognatoday.it
 




Una tipologia di furti che nel paese a grande produzione di biciclette sta diventando sistematico e imbarazzante, anche nei negozi di vendita delle bici. (ASAPS)

Lunedì, 01 Giugno 2015
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