Vigili insultati, il risarcimento fa del bene
Da un gesto di sprezzante maleducazione è sbocciata un'opportunità di solidarietà. L'epilogo della vicenda iniziata nel 2013 ha avuto come protagonista una coppia di agenti della Polizia locale di Rezzato che ha deciso di devolvere alla Casa di riposo la somma ottenuta come risarcimento danni. Il processo per oltraggio a pubblico ufficiale li vedeva come parte offesa.
NEL SETTEMBRE di due anni fa i due agenti stavano effettuando un pattugliamento a piedi lungo le vie del centro abitato. A un certo punto avevano redatto un verbale di multa al proprietario di un'automobile indebitamente parcheggiata negli spazi di sosta riservati a disabili e invalidi. L'automobilista, per tutta risposta, aveva cominciato a insultare pesantamente i vigili.
Dopo aver cercato inutilmente di riportare alla ragione il trasgressore, gli agenti lo avevano denunciato alla Procura di Brescia per il reato di ingiuria e oltraggio a pubblico ufficiale. La persona imputata - prima dell'udienza che si terrà la prossima settimana - ha però proposto un risarcimento pecuniario di 1.500 euro a riparazione del danno alle parti offese, come previsto dall'articolo 341 bis del codice penale.
I DUE OPERATORI della Polizia locale hanno accettato l'indennizzo e deciso di donarlo interamente alla Casa di riposo «Evaristo Almici» del paese. I vigili avrebbero voluto mantenere il più stretto riserbo sul loro gesto di generosità, ma la notizia è stata resa nota dalle famiglie degli anziani ospiti della struttura socio assistenziale per la terza età.
Il gesto dei due vigili rispecchia lo spirito della Polizia locale. «Stavamo solo facendo il nostro dovere per fare rispettare le regole», si sono scherniti i protagonisti della vicenda a chi gli domandava come mai avessero rinunciato al risarcimento.
I DUE VIGILI INSOMMA, hanno voluto rendere tangibili i valori in cui credono tendendo la mano a chi è meno fortunato ed è più in difficoltà. Quello che in fondo fanno quotidianamente quando sono in servizio.
Alessandro Scarpari
da bresciaoggi.it
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