Lunedì 01 Luglio 2024
area riservata
ASAPS.it su

Francia, il rischio professionale è su strada: il 20% degli infortuni sul lavoro avviene alla guida
Secondo uno studio, chi resta coinvolto in incidenti stradali di questo tipo non rispetta abitualmente le regole, pur conoscendole

(ASAPS) PARIGI – Secondo un’indagine condotta in Francia dall’IFOP (Institut français d'opinion publique) per conto della compagnia assicurativa MMA e pubblicata nei giorni scorsi, il 20% degli incidenti sul lavoro avvengono sulla strada. Si tratta dunque di incidenti stradali professionali e lo studio esclude dal computo gli eventi infortunistici in itinere, che hanno come scenario cioè l’itinerario casa-lavoro
Il rischio “strada” è stato così dichiarato come la prima causa di incidente mortale sul lavoro: secondo le stime si tratta di decessi occorsi in circa 20mila infortuni professionali  avvenuti alla guida, a bordo o con la partecipazione di veicoli e la loro puntuale analisi ha consentito agli esperti dell’IFOP di stabilire che la causa scatenante è quasi sempre, purtroppo, il comportamento umano, nonostante la conoscenza delle regole e le sanzioni previste. L’85% di chi è rimasto coinvolto in eventi di questo tipo era già stato precedentemente sanzionato o, comunque, aveva già vissuto un’esperienza analoga.

Andiamo nello specifico: 3 intervistati su 4 hanno dichiarato di aver utilizzato in altre occasioni il telefono durante la guida (anche se il 53% di loro ha specificato di utilizzare abitualmente un kit vivavoce o auricolare); 7 su 10 hanno già superato i limiti di velocità, attribuendo tale condotta alla mancanza di attenzione, e 8 su 10 hanno candidamente dichiarato di essersi messi alla guida in condizioni di stanchezza. Ben 1 su 3 ha già avuto in passato un incidente stradale professionale ed è già stato sanzionato dalle forze di polizia nel corso della guida per lavoro.
L’89% delle persone sottopostesi al sondaggio, ha spiegato di gradire l’uso del veicolo per viaggi di lavoro, ma ciò che sembra mancare è la preparazione professionale alla guida: insomma, ai controlli spesso pressanti sui luoghi di lavoro – in termine magari di verifica dei dispositivi di protezione individuale – viene segnalata la carenza di attenzione per la formazione dei conducenti. Hai la patente? Vai.

Il 39% delle persone lamenta la mancanza di questo addestramento, considerato comunque raro dal 32%, mentre solo il 29% degli intervistati riferisce condizioni idonee.
Più avanti, il dossier spiega che solo 1 conducente professionale su 4 ha seguito corsi di formazione o di sensibilizzazione ai rischi stradali, ma il dato aumenta fino al 42% tra coloro che hanno  subìto un incidente in servizio o che alla guida di un veicolo aziendale è stato sottoposto a una detrazione di punti dalla propria patente.
Il viaggio professionale “tipo” avviene di giorno, si svolge in ambito cittadino e dura in media meno di un’ora: è proprio in questo contesto che l’85% dei conducenti campione ammette di aver avuto un comportamento trasgressivo, pur essendo pienamente a conoscenza delle leggi e regolamenti.
A quando uno studio di questo genere, anche in Italia, paese del terziario manifatturiero, nel quale gli spostamenti su ruota costituiscono l’assoluta maggioranza? (ASAPS)


Dove studiano analiticamente il legame fra incidenti e lavoro. (ASAPS)

Mercoledì, 03 Giugno 2015
stampa
Condividi


Area Riservata


Attenzione!
Stai per cancellarti dalla newsletter. Vuoi proseguire?

Iscriviti alla Newsletter
SOCIAL NETWORK