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Il dolore e la giustizia

di Davide Stroscio*

Quando una disgrazia è accaduta e non si può più mutare, non ci si dovrebbe permettere neanche il pensiero che le cose potevano andare diversamente o addirittura essere evitate: esso infatti aumenta il dolore fino a renderlo intollerabile.
Arthur Schopenhauer

 

Non è difficile, guidando per strade di città o di campagna, imbattersi in piccoli altari, in accrocchi di immagini e oggetti, a volte anche di lapidi, poste a ricordare una persona sfortunata che in quel punto ci ha lasciato la vita a causa di un incidente stradale. Nel momento in cui il nostro sguardo viene riempito da luoghi che concentrano così tanto dolore, è impossibile non provare commozione, non immaginarsi di essere noi ad aver perso qualcuno e a doverlo rimpiangere ogni volta che passiamo di là. Eppure c’è anche un’altra impressione che si fa strada, quella legata ad una certa idea di fissità, di mancato movimento, come se il tempo si fosse fermato nell’attimo fatale dell’incidente.

 

>LEGGI L'ARTICOLO

da il Centauro n. 184

 

Venerdì, 05 Giugno 2015
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