Gite sicure in pullman: fate così
Cinque euro in più (o in meno). La differenza tra una gita sicura per i vostri figli con un pullman tagliandato e uno con la licenza presa con la scorciatoia e le gomme lisce è tutta lì: in cinque euro.
Per questo l’Anav ha lanciato la campagna per la sicurezza del trasporto scolastico, “Sicurezza 10 e lode”. Puntando il dito contro le offerte al massimo ribasso degli istituti, che spesso si traducono nella scelta di compagnie che per offrire il prezzo migliore risparmiano sulla manutenzione dei mezzi. «Finché non capita la disgrazia, come quella di Avellino, 44 morti. E a noi tocca fare le interviste piene di retorica», dice Nicola Biscotti, presidente dell’associazione legata a Confindustria.
Questi i numeri del settore noleggio: 3.690 imprese, 27mila autobus, 1,2 miliardi di chilometri in un anno, 2 miliardi di euro di fatturato. Di questi due miliardi, 667 milioni sono i soldi per le gite. In tutto, due milioni di studenti che almeno una volta l’anno montano sull’autobus per viaggiare con la propria scuola.
Il problema è che spesso qualcuno sfugge ai controlli, magari anche in fase di revisione, e sceglie la strada del super ribasso: si spende meno, si prendono più lavori, si guadagna meglio. Bus senza abs, autisti in nero, freni malridotti: è così che un mezzo (secondo le statistiche) sicuro come un treno diventa un pericolo sulle strade.
Per questo motivo la campagna di Anav, che si sviluppa sul blog sicurezza10elode.it, dà l’opportunità alle varie scuole di avere informazioni e fare segnalazioni rispetto ai bus e ai controlli degli stessi. Attraverso un vademecum preparato insieme alla Polizia di Stato.
«Occorre che anche i genitori si interessino della cosa», aggiunge Biscotti. «Sarebbe meglio che si utilizzasse il sistema dell’offerta economicamente più vantaggiosa quando si deve scegliere il vettore per la gita – continuano dall’Anav – in modo da poter stabilire nel capitolato criteri di qualità ben precisi».
Per cinque euro a testa, vale la pena rischiare?
di Matteo Pucciarelli
da repubblica.it/motori
Col patrocinio anche dell’ASAPS