Un soffio leggero nell’etilometro non salva l’ubriaco alla guida
Fonte: www.dirittoegiustizia.it
da lastampa.it
E’ guida in stato di ebbrezza anche se lo scontrino dell’alcoltest, oltre a riportare l’indicazione del tasso alcolemico in misura superiore alle previste soglie di punibilità, contiene la dicitura «volume insufficiente», che, in assenza di patologie respiratorie, attesta solamente la mancata adeguata espirazione da parte dell’imputato. Così si è espressa la Cassazione nella sentenza 22363/15.
Il caso
La Corte d’appello di Milano condanna un imputato per guida in stato di ebbrezza. L’uomo ricorre in Cassazione, lamentando l’inattendibilità dei risultati dell’alcoltest, essendo stato l’accertamento eseguito a distanza di circa mezz’ora dal momento dell’intervento degli agenti e di un altrettanto periodo di tempo tra i due test a cui era stato sottoposto. Tuttavia, la Cassazione ricorda al ricorrente che il decorso di un intervallo temporale tra la condotta incriminata e l’esecuzione del test alcolimetrico è inevitabile e non incide sulla validità del rilevamento alcolemico. Inoltre, una maggior distanza tra le due prove costituiva un elemento favorevole all’imputato, in quanto più aumentava il periodo, più si riduceva il tasso alcolemico.
Un’ulteriore recriminazione da parte dell’imputato riguardava il fatto che sugli scontrini che riportavano i risultati dei test c’era la scritta «volume insufficiente»: anche da ciò, a suo giudizio, doveva dedursi l’inattendibilità delle prove. Pure questa richiesta dell'imputato non ha fortuna. Infatti, è configurabile il reato di guida in stato di ebbrezza anche quando lo scontrino dell’alcoltest, oltre a riportare l’indicazione del tasso alcolemico in misura superiore alle previste soglie di punibilità, contenga la dicitura «volume insufficiente», che, in assenza di patologie respiratorie, attesta solamente la mancata adeguata espirazione da parte dell’imputato. Nel caso, il ricorrente non aveva denunciato alcuna patologia respiratoria. Di conseguenza, il ricorso viene rigettato dalla Corte di Cassazione.
Fonte: www.dirittoegiustizia.it
da lastampa.it
Una sentenza chiarificatrice, sulla debolezza del soffio. (ASAPS)