Rapinavano trasportatori: sgominate due bande a Bari
Anche in Puglia, purtroppo al centro da tempo di molti episodi di rapine ai danni degli autotrasportatori, si registrano finalmente successi nella lotta alla criminalità. I carabinieri di Bari hanno infatti sgominato nel giro di pochi giorni ben due bande specializzate nell’assalto ai Tir, entrambe composte da 5 persone.
La prima associazione a delinquere metteva a segno i suoi colpi sempre con la stessa dinamica: i mezzi pesanti erano costretti a fermarsi sbarrandogli la strada. Sotto la minaccia delle armi, i rapinatori – in contatto fra loro con ricetrasmittenti e usando un linguaggio in codice – buttavano fuori dagli abitacoli autisti e passeggeri, li incappucciavano, li costringevano a salire nella loro auto e, dopo averli privati di cellulari e portafogli, li lasciavano in aperta campagna. La refurtiva veniva poi destinata a supermercati dell’hinterland, grazie a ricettatori compiacenti.
La gang è stata scoperta controllando i camion in uscita da un deposito in via Laricchia a Bari, dove è stata trovata merce ricettata per un valore di quasi 400 mila euro. Il deposito, utilizzato da molte ditte per stoccare materiale di provenienza lecita, era dotato di un sistema di videosorveglianza del quale la banda non si era accorta. Sono state così arrestate cinque persone: tre baresi (Mario Pandolfo e Nicola Marinelli, entrambi 45enni e pregiudicati, e Giuseppe Cutrignelli, incensurato di 44 anni) e due di Triggiano (Luigi Antonio Dentamaro, incensurato 25enne, e Daniele Mideja, pregiudicato 33enne). Ai primi – incarcerati - la Procura di Bari contesta le accuse di concorso in rapina aggravata, sequestro di persona, detenzione e porto illegale di armi e ricettazione, mentre ai secondi - ai domiciliari - la sola ricettazione della merce.
È andata male anche a una seconda gang, formata anche qui da 5 elementi, quattro baresi (età: due 33, 38 e 54) e un palermitano (di 42 anni), arrestati in flagranza di reato e tutti pregiudicati. Le accuse sono di tentata rapina aggravata, detenzione abusiva di armi, installazione di apparecchiature per intercettare/impedire comunicazioni e ricettazione. La banda aveva con sé un vero e proprio arsenale elettronico e non: ricetrasmittenti, disturbatore di frequenze (jammer), chiodi a tre punte da usare in caso di fuga, pistola, guanti e passamontagna. Il quintetto aveva architettato un colpo ai danni di un autoarticolato carico di generi alimentari in uscita da una ditta lungo la tangenziale di Bari e aveva forzato un cancello di una proprietà per appostarsi nei pressi dell’uscita del deposito dove il mezzo pesante si era recato a caricare.
Ma la presenza sospetta di una Fiat Punto non è sfuggita ai carabinieri di Bari. Mentre questi arrivavano sul posto, una seconda auto, una Bravo risultata rubata, si poneva di traverso sulla carreggiata per bloccare il camion. Ma il trasportatore, con sangue freddo e determinazione, speronava la vettura e si sottraeva all’imboscata, mettendo in fuga i rapinatori che venivano inseguiti e catturati. Oltre a tre delinquenti sulla Bravo, ne venivano arrestati altri due a bordo di un Giulietta.