"Per
avvenuto utilizzo dei 9/10 degli stanziamenti, si comunica la sospensione
dell’intervento in favore degli autoveicoli alimentati a metano
o a gas di petrolio liquefatto (Gpl) a decorrere dal 30 aprile 2005".
Il laconico comunicato del ministero delle Attività Produttive
è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 22 di aprile.
E, salvo sempre possibili rifinanziamenti, chiude la porta alla
possibilità di usufruire nel 2005 degli incentivi per l’acquisto
o la trasformazione di auto a Gpl o metano. Il fatto è che
i fondi a disposizione per quest’anno, circa 14 milioni di euro
tra il finanziamento annuo di 2 milioni di euro e un cospicuo ammontare
di residui, sono stati bruciati in appena quattro mesi rispetto
ai 12 dell’anno scorso. Un boom inaspettato (e, diciamolo, sottovalutato)
che, appunto, ha costretto il dicastero di via Veneto a intimare
l’alt. In concreto cosa accadrà? Che potranno beneficiare
del contributo solo le immatricolazioni di auto nuove (o le prenotazioni
da parte dell’installatore, nel caso di conversioni) che avverranno
entro sabato 30 aprile. A tutti gli altri, niente contributo. Nemmeno
a chi, pur avendo già ordinato l’auto, magari proprio perché
attratto dagli incentivi, la riceverà con immatricolazione
successiva al 29 del mese. Una beffa. Certo, il neo ministro, Claudio
Scajola, non è responsabile di questa situazione. Ma una
domanda non possiamo non fargliela: visto il boom di richieste,
non è proprio possibile rifinanziare l’iniziativa? Gli automobilisti
aspettano un segnale forte dal nuovo ministro. Oppure quando si
parla di lotta all’inquinamento sono solo chiacchiere? L’argomento
è fra quelli trattati dalla trasmissione "Mi manda Rai
Tre" di mercoledì 27 aprile.
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