Il bilancio dei controlli della Stradale sui camion: in crescita, grazie al Police Controller, quelli sui tachigrafi
Sono stati 311.900 i controlli effettuati dalla polizia stradale su mezzi pesanti nel corso del 2014, il 10% in più rispetto ai 283.286 del 2013. Di questi l’87,1% (271.795 mezzi) hanno interessato veicoli italiani, l’11,4% (35.593) veicoli comunitari e l’1,5% (4.602) veicoli non comunitari. Anche se, stringendo l’analisi soltanto ad alcune zone, ci si accorge in realtà che i numeri cambiano. Nel Nord, per esempio, i veicoli stranieri sottoposti a controllo sono molti di più che al Sud. Per la precisione, sommando quelli comunitari e quelli non comunitari si arriva al 24,2%. Quasi il doppio rispetto al 12,9% del dato nazionale.
Quali esiti hanno avuto tali controlli? Anche qui dipende dalla nazionalità dei veicoli. Per esempio la violazione di disposizioni relative alla regolarità amministrativa del trasporto è poco “gettonata” tra gli italiani, pesando circa l’1% del totale delle infrazioni, mentre sale al 6% per gli europei e al 18% per gli extraUe. E più precisamente per quest’ultima categoria di vettori ciò che difetta rispetto al trasporto è quasi sempre il titolo autorizzativo, mentre sono stati 116 i casi di cabotaggio abusivo. Non molti a dire il vero (appena di più rispetto alle 98 del 2013), ma bisogna precisare che la normativa che ha rimesso l’onere della prova rispetto alla regolarità del trasporto di cabotaggio direttamente al conducente è entrata in vigore soltanto a novembre. E in effetti gli stessi agenti di polizia sottolineano che il loro lavoro con questa nuova disposizione risulta decisamente facilitato e anche il numero delle infrazioni risulterebbe in crescita. Anche se dati ufficiali non sono stati diramati.
Per quanto invece riguarda le violazioni della normativa sugli orari di guida costituiscono il 24% di quelle commesse da autisti italiani, il 37% dei comunitari e il 28% di quelli extraUE. Qui però bisogna percisare che i dati della polizia stradale riguardano i controlli in autostrada. E le statistiche parlano invece di una crescita consistente di violazioni accertate anche dalle polizie municipali, soprattutto in determinate aree.
Anche se, rispetto al controllo dei tachigrafi, va sottolineato che molte pattuglie della polizia stradale, anche grazie alla collaborazione del Comitato Centrale per l’Albo, vengono sempre di più dotate di Police Controller, vale a dire un software che consente, inserendo i dati scaricati dallo stesso tachigrafo, sia di individuare tutte le infrazioni commesse nei 28 giorni precedenti, sia di evidenziare dei sintomi che qualcosa nella registrazione dei dati ha subito una qualche intrusione. Detto molto banalmente, se la velocità di guida passa istantaneamente da 80 km/h a 0 questo è il sintomo evidente che la registrazione è stata interrotta e che quindi c’è un qualche dispositivo che la inibisce. A quel punto quindi gli agenti vanno a verificare direttamente sotto alla cabina l’eventuale presenza di una qualche forma di taroccamento. Ebbene questi Police Controller sono diventati attualmente 202, ma dovrebbero arrivare a 600 entro il 2020.
Tutti i dati dell'attività di controllo della Polizia Stradale con le sanzioni più frequenti. (ASAPS)