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Notizie brevi 26/03/2005

Traffico: rumore alle stelle

Roma e Pisa le peggiori
 

da "Repubblica.it" del 25 marzo 2005
Traffico: rumore alle stelle

Roma e Pisa le peggiori

Non solo smog e problemi di circolazione: il traffico è anche una fonte di inquinamento acustico pazzesco. Roma, Pisa e Palermo sono in cima alla lista nera del Treno Verde 2005 che ha attraversato otto centri urbani in tutta Italia, registrando quasi ovunque valori al di sopra dei limiti di legge con picchi soprattutto durante le ore notturne. Dati preoccupanti perché con i decibel alle stelle, vale a dire oltre quota 70, si fa più fatica a dormire e si sogna di meno, concordano gli studi presi in esame dalla Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università ’La Sapienzà di Roma.
L’inquinamento acustico delle nostre città è il risultato più allarmante emerso dal viaggio di Legambiente, Trenitalia e Rfi (Rete Ferroviaria Italiana), realizzato anche con il contributo di Energia e Corepla, che per la sua diciassettesima edizione si è fermato a Palermo, Vibo Valentia, Salerno, Pisa, Brescia, Padova, Ferrara, Roma.

A svegliarsi più stanchi sono i cittadini che dormono all’ombra del Colosseo: il triste primato lo conquista, infatti, la capitale con valori record di 74,7 decibel durante la notte (24db oltre i limite di legge) e 75,6 decibel il giorno (+ 15db) registrati sulla via Casilina, dove i limiti dovrebbero essere rispettivamente pari a 50 e a 60 db. Tredici i decibel notturni e sette i diurni oltre i limiti consentiti quelli che, invece, le orecchie dei cittadini di Pisa hanno dovuto tollerare.
Dato preoccupante considerato che il decibel è un’unità di misura esponenziale e ad un aumento di 3 db corrisponde una pressione doppia dell’onda sonora sul timpano. Va poco meglio ai palermitani, con 71,8 decibel registrati durante il giorno e 67,3 db notturni, pari a +6 e +11 db.

Nessuna sorpresa però nell’Uovo di Pasqua: dal 2000, infatti, il cartellino rosso è scattato per tutte le 48 città e 62 differenti zone poste sotto osservazione dal Treno Verde. Sul lungo periodo, la maglia nera va a Napoli, che negli ultimi 5 anni ha collezionato la strada più rumorosa d’Italia: via Caio Duilio (79,7db notturni).
Seguono via Spartaco Lavagnini a Firenze (74,1 db), viale Brianza a Milano (72,7 db), corso San Giovanni a Teduccio sempre a Napoli (72,6 db) e viale Strasburgo a Palermo (72,5db).

L’inquinamento acustico è un male diffuso: secondo i dati Ue, i 9/10 della popolazione sono esposti a più di 65 db. Numeri che pesano sicuramente sul sonno dei cittadini, dato che il principale fattore di disturbo è proprio il rumore del traffico: prova ne è che con decibel tra 50 ed 60, per chiudere gli occhi è necessaria almeno mezz’ora di "conta delle auto". E così per evitare di alzarsi con le occhiaie più di qualcuno fa ricorso alla medicina: secondo una ricerca condotta dall’Istituto di Medicina del Lavoro della Asl 1 di Trieste, ha affermato il presidente nazionale di Legambiente Roberto Della Seta, "le farmacie che operano in quartieri dove il livello sonoro notturno è compreso tra i 55 e i 75 db vendono una quantità di sonniferi e tranquillanti doppia o addirittura tripla rispetto alla media".

E gli sfortunati cittadini delle metropoli moderne non se la devono vedere solo con l’insonnia, prosegue Della Seta, ma anche con "tachicardia, variazione della pressione arteriosa e della capacità respiratoria, gastriti, nausea, alterazioni del campo visivo e della trasmissione degli impulsi nervosi, emicrania, capogiri, inappetenza, difficoltà di concentrazione", oltre al rischio di una maggiore aggressività.
Una mappa, quella disegnata dal Treno Verde, che deve invitare alla riflessione ed anche a trovare dei rimedi, sottolinea l’amministratore delegato di Rfi Mauro Moretti, secondo il quale il trasporto su ferro può essere un "elemento determinante per un’inversione di tendenza". E che, almeno in parte, è un percorso già iniziato. "Cinquecentomila autovetture" in meno ogni giorno: tanto "sottrae alle strade di tutto il Paese il servizio ferroviario regionale di Trenitalia - ha concluso l’amministratore delegato del Gruppo, Roberto Testore - garantendo così una migliore qualità della vita e un efficace contributo alla riduzione degli agenti inquinanti prodotti dal trasporto privato su gomma".
 


 

 

Sabato, 26 Marzo 2005
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