Domenica 22 Dicembre 2024
area riservata
ASAPS.it su
Pirateria , Notizie brevi 07/07/2015

Uccisa dall’auto pirata, il conducente si costituisce: è libero

La Bmw trovata a Mombaroccio. Il 37enne peruviano si è consegnato in Abruzzo
L'auto dell'investitore portata via dal carro attrezzi (Fotoprint)

Pesaro, 6 luglio 2015 - Uccisa da un’auto pirata mentre stava andando al lavoro. E’ successo ieri mattina alle 5.30 in viale Gorizia (foto), zona mare. Patrizia Del Bene, 59 anni, sposata, una figlia, residente in via Marsiglia 36 (zona Cinque Torri), era in sella alla sua bici elettrica e si stava dirigendo all’hotel Caravan in via Monfalcone dove aveva compiti di tuttofare. L’automobilista, .Alexander G.E. 37 anni, peruviano, residente a Mombaroccio, si è costituito nel tardo pomeriggio di ieri a Montesilvano, in Abruzzo. Dopo aver ammesso tutto, è tornato un’ora dopo a casa, con una denuncia a piede libero per omicidio colposo e omissione di soccorso. Non è stato arrestato perché si è presentato alla polizia entro 24 ore dall’incidente.

Che risale all’alba di ieri, perché Patrizia cominciava il lavoro alle sei. Un quarto d’ora prima, arrivata in cima a viale Gorizia, si è trovata di fronte una Bmw scura che le aveva invaso la corsia. A bordo una o forse due persone. La vettura ha allargato nell’uscire da una semicurva, ed ha invaso la corsia opposta dove stava pedalando Patrizia Del Bene. L’urto frontale ha scaraventato la donna lontano sull’asfalto facendola volare per molti metri. Pezzi della bicicletta sono stati trovati anche nei giardini vicini. A terra una chiazza di sangue che non lasciava dubbi. Il conducente della vettura si sarebbe fermato, guardato velocemente il corpo a terra, e ripartito a tutta velocità verso la rotatoria del porto per poi imboccare una strada di uscita dalla città. Ma nel pomeriggio qualcuno da Mombaroccio aveva segnalato una Bmw scura ammaccata nel frontale e col parabrezza fracassato. Si trovava parcheggiata lì dal mattino. E qualcuno sembra che abbia visto proprio intorno alle 6 di ieri mattina due giovani urlare all’interno della vettura. Il motivo non poteva essere che l’incidente. La polizia ha fatto prelevare l’auto nel tardo pomeriggio. Oggi verranno esaminate le registrazioni di video girati dalle telecamere fisse di alcune banche e distributori di benzina della zona. Non saranno state molte le auto, in particolare Bmw, rovinate nella parte anteriore, che sfrecciavano alle 5.45. Il lavoro investigativo spetta alla polizia stradale di Pesaro ma ha potuto contare anche sull’apporto della polizia municipale che aveva ottenuto indicazioni su quella macchina ferma e rovinata a Mombaroccio. Che risulta essere in regola con l’assicurazione e con la revisione.

E’ probabile che il conducente della vettura sia fuggito pensando di evitare le conseguenze, ma quella macchina non poteva essere nascosta a lungo. E infatti la gente che l’ha vista parcheggiata ha chiamato la polizia municipale. Non ci sono stati testimoni oculari dell’incidente, ma subito dopo tante finestre si sono spalancate nel sentire il boato dello scontro ed hanno intravisto questa Bmw che fuggiva via.

Il marito di Patrizia, Renzo Zonghetti al telefono dice: «Una persona viene ammazzata per andare al lavoro. Io non ho più mia moglie e mia figlia Laura non ha più la madre». Patrizia Del Bene amava il suo lavoro e non disdegnava di iniziare così presto. «Andava giù prima – racconta il marito Renzo – perché doveva prima stirare. Così preferiva andare giù quando ancora era fresco per poi andare a fare tutti i lavori che servivano. Le volevano molto bene e lei andava svegliandosi all’alba senza nessuna fatica».

La strada da percorrere in bicicletta (elettrica) era di almeno 3 chilometri e a quell’ora del mattino non aveva problemi nell’arrivare al lavoro in pochi minuti. Sapeva che alle cinque e mezza c’era tanta gente che tornava via dai locali del mare e che poteva incontrare anche degli ubriachi ma quella strada era ormai molto tempo che la percorreva e sapeva di non doverla temere. Invece non era così. Da quanto si è appreso, la vettura ha invaso la carreggiata già molti metri prima dell’impatto mortale, tanto da urtare anche due alberi, alcune auto in sosta fino a travolgere e uccidere Patrizia.

ro.da.
da ilrestodelcarlino.it


Sì certo, si è presentato prima dello scadere delle 24 ore, quindi niente arresto (magari non lo arrestavano lo stesso). Ci rimane solo la curiosità di sapere quali erano le condizioni psichiche del conducente al momento del sinistro in rapporto ad alcolici e  il resto. (ASAPS)

Martedì, 07 Luglio 2015
stampa
Condividi


Area Riservata


Attenzione!
Stai per cancellarti dalla newsletter. Vuoi proseguire?

Iscriviti alla Newsletter
SOCIAL NETWORK