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Notizie brevi 07/07/2015

Ruba un escavatore nel Cremasco e viene bloccato nelle Marche. Arrestato in autostrada pluripregiudicato pugliese

Foto © Cremaonline.it

 

 

Ennesimo furto, la scorsa notte, in un cantiere stradale a Barbuzzera, frazione di Pandino. Poco dopo la mezzanotte è stata forzata la recinzione ed è stato rubato un escavatore Caterpillar del valore di 250 mila euro, caricato sopra un autoarticolato appositamente modificato. All'arrivo dei primi operai, ieri mattina, l’amara sorpresa; al titolare dell’impresa edile appaltatrice dei lavori, la De Carli di Capralba, non è rimasto altro che sporgere denuncia presso la stazione dei carabinieri di Pandino.

 

Refurtiva localizzata nelle Marche
Le indagini sono state svolte in sinergia tra le forze dell'ordine; gli agenti della polizia stradale di Crema, dopo aver preso contatto con la Caterpillar, sono risaliti all'antifurto satellitare piazzato sul mezzo. Coordinati dal comandante provinciale Federica Deledda e dal comandante del distaccamento di Crema, Mario Crotti (nella foto a lato), gli investigatori hanno localizzato l’escavatore in viaggio lungo l’autostrada A14 all’altezza di Marotta, nella provincia di Pesaro e Urbino.


 
L'area di servizio Piceno Ovest (foto © Google Street View)

Bloccato in autostrada
Allertati i compartimenti della polizia autostradale di Fermo e Porto San Giorgio, a due ore di distanza dall’avvio delle ricerche, l’autoarticolato che trasportava l'escavatore rubato nel Cremasco è stato bloccato dagli agenti marchigiani poco dopo Pedaso, in provincia di Fermo. Dopo aver fermato alcuni tir lungo l'autostrada, bloccando le due corsie di marcia, i poliziotti hanno deviato il traffico all’interno dell’area di servizio Piceno Ovest. Una volta giunto l’autoarticolato sospetto, forzatamente a bassa velocità, è stato facilmente bloccato dagli agenti, in piena sicurezza.

L’arresto
L’uomo alla guida del mezzo pesante è stato identificato: M.Q. pugliese di 48 anni pluripregiudicato per furti della stessa tipologia, è stato arrestato e trasferito nel carcere di Ascoli Piceno dove rimane a disposizione dell’Autorità giudiziaria: deve rispondere del reato di furto aggravato in concorso in quanto è stato dimostrato, grazie al tracciamento satellitare, che era alla guida del mezzo pesante già dal cantiere cremasco.
 
Le indagini
L’escavatore è stato restituito al legittimo proprietario, mentre l’autoarticolato utilizzato per il trasporto è stato sequestrato: gli inquirenti vogliono verificarne la provenienza e nel caso risultasse rubato, all’uomo verrà attribuito anche il reato di riciclaggio. Analizzando il cronotachigrafo è risultato che il malvivente è giunto nel Cremasco direttamente dalla Puglia il giorno precedente il furto e subito dopo il colpo si è rimesso sulla strada di casa.
 

 

di Riccardo Cremonesi 
da cremaonline.it

Martedì, 07 Luglio 2015
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