SCUSA PIERLUIGI, GIUSTIZIA NON E’ STATA FATTA!!
IL CONDUCENTE COMPLETAMENTE UBRIACO CHE TI HA UCCISO MENTRE SU UNA MOTO DELLA STRADALE SCORTAVI UNA GARA CICLISTICA, DOPO 12 ANNI E’ STATO “CONDANNATO” (CONDANNATO??) IN APPELLO A 1 ANNO E 2 MESI DI RECLUSIONE!!
La sentenza di appello è arrivata dopo 12 anni!! E questa è la prima ingiustizia. La condanna (ma quale condanna!!) per l’omicida ubriaco è stata di appena 1 anno e 2 mesi. E’ questa è la seconda.
Andiamo con ordine.
Chi è Pierluigi Giovagnoli? Pierluigi era un sovrintendente della Polizia Stradale di Forlì (col quale ho anche svolto alcuni servizi su strada) che il 24 maggio 2003 era comandato di scorta ad una importante gara ciclistica per dilettanti denominate Pesche nettarine. Pierluigi precedeva di poco il gruppo quando nei pressi di Imola si accorse che un autocarro proveniente dal senso inverso non si era fermato dopo le indicazioni date dalle prime staffette. Giovagnoli gli corse incontro segnalandogli di bloccarsi sulla sua destra in quanto era in arrivo il gruppo dei ciclisti. Niente da fare. Il conducente Domenico Ciarlitto oggi 54enne, poi risultato completamente ubriaco all’alcoltest con un valore di 3,33 g/l, prosegui e lo travolse scaraventandolo in un frutteto. Pierluigi morì sul colpo.
Quel conducente fu condannato in primo grado a 1 anno e 2 mesi (pena ovviamente sospesa), e alla sospensione della patente di guida per un anno. Se poi il lettore si volesse sfogare con un sorriso ironico abbia la pazienza di leggere qui sotto cosa accadde in occasione del primo giudizio. Lo stesso Ciarlitto che aveva accompagnato un teste risultò di nuovo ebbro alla guida con un valore alcolemico di 1,29 g/l di primo mattino!! Venne sanzionato nuovamente dai colleghi di Pierluigi che erano presenti come testi al processo.
Il sovrintendente Pierluigi Giovagnoli (il quinto da sinistra)
A distanza di 12 anni (non sappiamo se l’imputato fosse in stato di ebbrezza anche in occasione del processo di appello) la ridicola (per le dimensioni) condanna è stata confermata. Ecco con le leggi precedenti all’omicidio stradale e con la comprensione dei giudici, le cose funzionavano così. Un generoso poliziotto, padre di tre figli di cui due minorenni che all’epoca avevano 5 e 11 anni, viene ucciso da un etilista di fatto cronico e la giustizia salda il conto con una pena irrisoria e irridente.
Per questo oggi sentiamo innanzi tutto il dovere di chiedere scusa a Pierluigi e alla sua famiglia. E’ anche per incidenti come questo, che dimostrano la cifra dell’ingiustizia stradale, che ci siamo fatti promotori con le associazioni Lorenzo Guarnieri e Gabriele Borgogni della raccolta delle firme per l’Omicidio stradale che proprio il 25 marzo scoro è diventata finalmente legge. Troppo tardi per renderti giustizia Pierluigi come per tanti, tanti altri.
Con mortificato affetto.
Giordano Biserni
ASAPS
MA NON SAPPIAMO SE POTRAI SCUSARLI! LA TUA VITA STRONCATA DA UN UBRIACO E LA GIUSTIZIA SALDA IL CONTO CON 1 ANNO E 2 MESI DI RECLUSIONE (NON SCONTATA), E SOSPENSIONE DELLA PATENTE PER UN ANNO. VERGOGNA!
In ricordo di Pierluigi Giovagnoli, 47 anni, sovrintendente della Polizia Stradale ucciso il 24 maggio 2003 per mano (per volante) di un ubriaco alla guida che aveva un valore alcolemico di 3,33 g/l. Pierluigi stava scortando una gara ciclistica quando vide arrivare in controsenso un furgone condotto da questo ubriaco e nel tentativo di bloccarlo prima che si scontrasse col gruppo dei ciclisti venne travolto e ucciso. Com’è finita per quell’ubriaco recidivo? Leggete l’articolo qui sotto. Ne scoprirete delle belle anche al processo. No Pierluigi giustizia non è stata fatta e non sappiamo se potrai scusarli!
PS: Per notizia da grande Juventino quale sei ti informiamo, ma lo sparai già, che la Juve ha vinto sia lo scudetto che la Coppa Tim! (Giordano Biserni ASAPS)