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Notizie brevi 03/08/2015

Polizia Stradale Trento
Patenti con l'auricolare, coinvolti cittadini stranieri  pakistani, egiziani, indiani e cinesi, Compenso da 1.500 a 4.000 per la rete dei “suggeritori”

La Polizia Stradale di Trento ha arrestato 11 soggetti di nazionalità straniere resisi responsabili dei reati di associazione a delinquere e falsità ideologica in certificati o in autorizzazioni amministrative.
60 operatori dei Compartimenti Polizia Stradale di Bolzano, Milano, Bologna e Firenze, oltre a dare esecuzione  al provvedimento che prevede nr.3 custodie cautelari in carcere e nr.8 provvedimenti di obbligo di dimora, con la prescrizione di non allontanarsi, senza l’autorizzazione del giudice che procede, dal territorio del comune di dimora abituale, hanno eseguito altrettante perquisizioni domiciliari a carico degli stessi.

La complessa indagine condotta dalla Sezione Polizia Stradale di Trento, trae origine dalla segnalazione di un anomalo flusso di cittadini stranieri, soprattutto di origine pachistana, presso la locale Motorizzazione civile per sostenere gli esami per il conseguimento della patente di guida di categoria B.

Gli accertamenti posti in essere dagli specialisti della Polstrada di Trento permettevano di individuare, in diverse occasioni, cittadini stranieri che cercavano di sostenere e superare l’esame teorico per il conseguimento della patente di guida utilizzando metodi fraudolenti.
In particolare gli stranieri venivano sorpresi mentre occultavano sulla propria persona dei complessi sistemi di ripresa video e trasmissione/ricezione audio al fine di poter fraudolentemente fornire le risposte esatte ai richiesti quesiti per il superamento dell’esame.

Nella primavera del corrente anno la Sezione Polizia Stradale di Trento poneva in essere mirata attività tecnica, disposta dalla locale A.G.  su una serie di utenze telefoniche mobili, acclarando che il fenomeno era assai complesso e ramificato sul territorio nazionale attraverso  una vera e propria organizzazione criminale dedita al reclutamento dei candidati al superamento dell’esame teorico per il conseguimento della patente di guida B.
Candidati, spesso, non perfettamente a conoscenza della lingua italiana e del tutto ignari delle norme che regolano la circolazione stradale. In poco più di un mese si veniva a conoscenza di oltre 50 esami sostenuti con tali illecite modalità, con la conseguente valutazione dell’impatto che  tale fenomeno può avere sulla sicurezza della circolazione stradale.

Nel corso delle operazioni di perquisizione è stato rinvenuto numerosissimo materiale inerente l’indagine, quali piccole telecamere applicate ad indumenti indossati dai candidati a sostenere gli esami teorici della patente di guida, telefoni cellulare, computer, ricevute di versamento di denaro, denaro contante ed anche un libro-quaderno contabile in cui risultano annotate una serie di date, con a fianco indicate delle cifre di denaro, verosimilmente riferite a sessioni di esame per la patente.

Si sottolinea come i componenti del sodalizio criminoso avessero raggiunto negli ultimi anni una sorta di sensazione di impunibilità che li ha portati ad estendere la attività su numerosi capoluoghi di provincia in cui hanno sede le motorizzazioni civili competenti al rilascio delle patenti di guida, ottenute fornendo fraudolentemente le risposte alle domande ed in tal modo falsificando l’esame in cambio di un compenso variabile tra i 1500 ed i 4000 Euro ad esame.

I medesimi, nelle loro conversazioni, non facevano alcun mistero delle loro attività con commenti estremamente espliciti evidenziando però la necessità di evitare la sede di Trento in cui, invece, avevano subito diversi contraccolpi da parte delle locali forze di polizia.


Abbiamo qualche ragione quando ci domandiamo come mai alcuni hanno la patente.
A sgominare la banda di cittadini pakistani, egiziani, indiani e cinesi che favorivano connazionali nell’esame di teoria per la patente grazie a un sofisticato sistema audio-video collegato al cellulare del candidato munito di auricolare e microtelecamera per visualizzare le domande, è stata la Polizia Stradale di Trento; l’operazione si è conclusa con 11 persone arrestate di cui 3 in carcere e 8 ai domiciliari.

Lunedì, 03 Agosto 2015
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