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(ASAPS)
COMO – 20 chilometri contromano non sono affatto uno scherzo,
soprattutto se a percorrere l’autostrada in carreggiata opposta
c’è un autotreno, in piena notte. I centralini della
Polizia Stradale sono impazziti, quando gli altri utenti della
strada si sono visti piombare addosso, a velocità folle,
quel Tir di quasi 5 tonnellate e 16 metri di lunghezza. La strage
è stata evitata per un soffio, dopo un inseguimento a rotta
di collo sulla corsia di sorpasso da parte di due pattuglie della
specialità di Como e di Busto Arsizio. Era una lotta contro
il tempo, perché in situazioni di questo tipo, è
estremamente difficile evitare l’impatto con altri veicoli.
Da
Grandate, le pattuglie hanno cercato inutilmente di fermare la
corsa del bisonte della strada, con targhe francesi, che correndo
verso la Svizzera è riuscito ad arrivare fino a Origgio,
in provincia di Varese, dove è stato approntato un blocco
del traffico. Quando il veicolo commerciale si è fermato,
ne è sceso un corpulento autista, ubriaco, che ha subito
aggredito i poliziotti menando calci e pugni, molti dei quali
a segno.
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Quando sono scattate le manette, i 4 agenti intervenuti hanno
dovuto farsi medicare al pronto soccorso. Agli arresti, il camionista
è risultato positivo all’etilometro, ma nella foga
assassina di quell’uomo c’era forse anche lo zampino
di qualche sostanza stupefacente. Ora, il cittadino francese si
trova nel carcere di Busto Arsizio, con l’accusa di resistenza,
lesioni e guida in stato di ebbrezza da alcol e droghe. Sarà
probabilmente scarcerato entro poche ore dalla convalida dell’arresto.
In Francia, avrebbe pagato ben più cara la bravata, mentre
in Svizzera il suo gesto sarebbe stato considerato alla stregua
di un attentato dinamitardo. (ASAPS).
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