di Lorenzo Borselli*
Quando l’adulto dimentica il bambino in auto: in America l’11% dei genitori ammette di averlo fatto almeno una volta
I piccoli, al sole, hanno poche speranze di sopravvivere
La scienza dice che è tutta colpa di due parti del cervello in gara tra loro a causa di routine e stress
Ogni anno, sempre la stessa storia: la sonnolenza tipica degli afosi giorni d’estate è rotta dallo strillo di una locandina o dal titolo di un TG che richiama l’assurdo dramma di un bambino dimenticato in auto e morto per il troppo caldo. Notizia incredibile, letteralmente, ma che purtroppo si ripete con una cadenza sinistramente regolare: l’ultimo caso italiano è stato registrato a Vicenza lo scorso 1° giugno e ripropone l’assoluta necessità di intervenire. L’errore, imperdonabile e irrimediabile, segna il destino del piccolo che soccombe al calore di un abitacolo sigillato e infiammato e quello del genitore, o comunque di colui che ne aveva la responsabilità...
da il Centauro n. 186
In un articolo del nostro Lorenzo Borselli pubblicato su il Centauro n.186 i dati di un fenomeno sempre più preoccupante, anche in Italia. (ASAPS)