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Notizie brevi 04/08/2015

Riforma Madia a stretta finale, da forze polizia a trasparenza

Il testo in Senato, 200 emendamenti. Renzi: "Ok entro giovedì"
Foto di repertorio dalla rete

L'Aula del Senato ha accelerato i lavori sulla riforma della Pubblica Amministrazione, iniziando già in serata a votare, con 11 articoli approvati su 23, senza apportare modifiche. Per domani è atteso il via libera finale alla delega, che così diventerebbe legge. Tra gli altri è passato anche l'articolo che prevede l'accorpamento della Guardia Forestale in un'altra forza di polizia (l'ipotesi più quotata è quella dei Carabinieri). Per domani si punta a chiudere tutte le votazioni, anche perché ormai alcuni dei principali nodi sono stati superati (dal riordino della dirigenza pubblica all'ampliamento delle formula del silenzio assenso). Resta da votare, tra i capitoli più dibattuti del ddl, la razionalizzazione delle società a partecipazione pubblica. I lavori quindi riprenderanno al Senato domattina, mentre il Governo già pensa alla fase attuativa. E se il ddl uscirà presto in Gazzetta ufficiale si potrebbe presentare il primo pacchetto di decreti legislativi già nel primo Cdm successivo alla pausa estiva.

>VIDEO - RENZI ENTRO GIOVEDI' SARA APPROVATA RIFORMA PA

L'Aula del Senato ha bocciato le pregiudiziali di costituzionalità, avanzate da Fi, Ln, Sel e Cri sul ddl di riforma della Pubblica Amministrazione. Inizia quindi ora la discussione generale sul provvedimento.

Sono circa 200 gli emendamenti presentati alla riforma della Pubblica Amministrazione. Il numero delle proposte di cambiamento arrivate è inferiore a quello registrato per la commissione (oltre 300). "Oggi faremo la discussione generale", spiega il relatore al ddl, Giorgio Pagliari (Pd). Quanto a un possibile avvio delle votazioni già in serata, spiega: "Vedremo, dipende dal numero degli interventi. Probabilmente si comincerà domani".

ECCO IL TESTO DELLA RIFORMA:

Dal riordino delle forze armate alla centralità dell'inglese, dalle file all'ospedale ai giudizi sui dirigenti. Sono molte le novità introdotte dalla delega p.a. che entro la settimana vedrà il via libera definitivo dell'Aula del Senato. A cui dovranno seguire una serie di decreti attuativi per renderla pienamente operativa. Ecco alcuni punti cardine della riforma Madia.

- SCURE SU PARTECIPATE. La delega parla esplicitamente di una loro riduzione e, per quelle che gestiscono servizi pubblici di interesse generale, di un numero massimo di esercizi in rosso dopo cui scatta la liquidazione. La parte variabile del compenso degli amministratori dipenderà dai risultati economici. Per quelle 'indisciplinate' è previsto un taglio dei trasferimenti.

- SCOMPARE FORESTALE, RIORDINO FORZE. Il ddl pone le basi per l'accorpamento della Forestale in un'altra forza (con tutta probabilità i Carabinieri). Si tratterebbe di un trasferimento in blocco, anche se si concedono spazi a quanti preferiscono non essere, come si dice da più parti, 'militarizzati'.

- NUMERO UNICO PER EMERGENZE. Basterà chiamare il 112 per chiedere aiuto in ogni circostanza. L'idea e' quella di realizzare centrali in ambito regionale. Addio a tutti gli altri numeri (come 113, 115 e 118).

- FARO SU 'FILE' IN SANITÀ. Niente più ombre sui tempi medi di attesa per visite specialistiche, analisi o referti. Ciascuna struttura dovrà pubblicare i dati sulla durata tipo.

- STOP A PRECARIATO. Obiettivo della delega è regolare le forme di lavoro flessibile, limitandole a tassative fattispecie. Tutto anche al fine di prevenire il precariato.

- CONCORSI, POLO UNICO E FOCUS SU INGLESE. Viene sancita l'importanza dell'inglese e di altre lingue straniere. Si va poi verso un polo unico per le selezioni, una sorta di agenzia ad hoc con il compito di gestire le prove.

- DIRIGENTI LICENZIABILI DOPO 'BOCCIATURA'. I manager potranno essere mandati via dalla P.A. dopo essere stati valutati negativamente. Per non essere licenziato il dirigente pubblico potrà chiedere di essere 'demansionato' a funzionario.

- MAGLIE PIÙ LARGHE PER PENSIONATI IN P.A. Si allentano i vincoli per il conferimento di incarichi pubblici a pensionati. Salta infatti il tetto di un anno come durata massima, purché non si tratti di posizioni direttive o dirigenziali, per cui resta il limite di 12 mesi. Per tutti la condizione è però 'costo zero' (gli incarichi devono essere gratuiti).

- FREEDOM OF INFORMATION ACT ITALIANO. Tutti avranno il diritto di accedere, anche via web, a documenti e dati della P.A. Lo scopo è quello di spalancare gli archivi pubblici, così da rendere possibile un controllo a 360 gradi anche sull'utilizzo delle risorse pubbliche.

- LIBRETTO UNICO PER AUTO. Si apre al trasferimento del Pubblico registro automobilistico (Pra), retto dall'Aci, al ministero Infrastrutture e Trasporti, a cui fa capo la Motorizzazione. Si va infatti verso un'unica banca dati per la circolazione e la proprietà, con un solo libretto.

- PRATICHE DIMEZZATE PER OPERE INTERESSE GENERALE. Un 'taglia burocrazia', al fine di semplificare ed accelerare, fino al dimezzamento dei tempi, le operazioni in caso di rilevanti insediamenti produttivi, opere di interesse generale o di interventi con effetti positivi sull'occupazione.

 

da ansa.it


E LA FORESTALE? AI CARABINIERI. I SINGOLI AGENTI POTRANNO POI SCEGLIERE DOVE “ACCASARSI”. MA NON ERA MEGLIO FARNE ALMENO UNA ULTERIORE SPECIALITA’ DELLA POLIZIA DI STATO LASCIANDONE INTATTA LA TRADIZIONALE IDENTITA’ ?
Anche su questa riforma sono forti le perplessità. Desta malumore la “sparizione” della Forestale. Se anziché essere assorbita (almeno per le funzioni) dall’Arma dei Carabinieri, fosse diventata una ulteriore specialità nell’ambito del Dipartimento della P.S. come la Polizia Stradale, la Ferroviaria, la Frontiera e la Postale, forse sarebbe stata salvaguardata una reale identità dei generosi e bravi specialisti del Corpo Forestale dello Stato. Varrebbe la pena spendersi per questa soluzione.
Cosa ne pensano gli amici della Forestale? E’ stato fatto un sondaggio??
Il progetto sembra prevedere anche una suddivisione territoriale fra Polizia (in città) e Carabinieri nei territori extraurbani. Una antica e condivisibile proposta di suddivisione per territorio fra le due forze di polizia a competenza generale. Ci riusciranno? Noi abbiamo i nostri robusti dubbi. (ASAPS)
 
 

Martedì, 04 Agosto 2015
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