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Notizie brevi 17/03/2005

Roma - Ferrovie: Stazioni più sicure di quanto si pensi.

Ferrovie: Stazioni più sicure di quanto si pensi.

(ANSA) - ROMA - Le stazioni italiane sono piu’ sicure di quanto pensi l’opinione pubblica. Risultano piu’ efficaci le azioni contro la microcriminalita’ e la maggiore percentuale di reati come furti e rapine si registra all’esterno dei terminal.
Il treno e’ inoltre ritenuto il mezzo piu’ sicuro per affrontare un viaggio ma, nonostante questo, l’87,5% giudica necessario aumentare il personale di polizia e gli addetti alla sicurezza nelle stazioni.

E’ quanto emerge da una indagine demoscopica (circa settemila interviste) commissionata da Rfi, la societa’ dell’infrastruttura del gruppo Ferrovie dello Stato, realizzata dall’Istituto superiore di formazione e ricerca per i trasporti (Isfort) tra il 2003 e il 2004, dopo gli attentati terroristici internazionali (l’11 settembre a New York e l’11 marzo nella stazione di Atocha a Madrid) e dai rapporti della Polizia ferroviaria.
’’Siamo al primo posto in Europa nella sicurezza’’, ha detto Mauro Moretti, amministratore delegato di Rfi. Si tratta di ’’un quadro di sicurezza sempre piu’ partecipata’’, ha affermato il sottosegretario all’ Interno Antonio D’Ali’. Dallo studio, relativo alla percezione della sicurezza da parte dei clienti nelle stazioni italiane, emerge inoltre che, in base alle valutazioni ’a caldo’ (cioe’ quelle immediatamente manifestate dal cliente all’intervistatore), le stazioni sono ritenute ’’abbastanza sicure’’.
Nelle valutazioni ’a freddo’ (cioe’ fondate sulle esperienze gia’ vissute) prevale invece ’’un pregiudizio negativo’’. A vivere la stazione con minore sicurezza sono le donne, di eta’ superiore ai 35 anni, che utilizzano spesso il treno per viaggiare; al contrario, gli uomini di eta’ inferiore ai 34 anni e clienti occasionali si sentono piu’ sicuri. In generale, sottolinea pero’ l’indagine, i dati forniti dalla Polizia ferroviaria sui furti e le rapine ’’sconfessano le percezioni della clientela’’.

I reati avvengono soprattutto al momento dell’ingresso in stazione, dove si sono registrati il 40% circa dei casi segnalati dal 1996 al 2002.
Gli altri luoghi maggiormente esposti agli illeciti sono la biglietteria (18%), la galleria (14%) e gli esercizi commerciali (10%). Nelle sale d’attesa si e’ invece registrato il 4% degli illeciti, il 2% nei sottopassaggi, l’1% nei servizi igienici. Proprio questi ultimi tre luoghi, sottolinea lo studio, erano stati indicati dai viaggiatori come quelli percepiti tra i piu’ a rischio. Infine, nel confronto con l’autobus, la metropolitana e l’aereo, il treno presenta una percentuale di utenti che si sentono ’’sicuri’’ compresa tra il 76,6% di Napoli e il 79,2% di Milano.

In Italia, ha ricordato Moretti, si stanno realizzando (alcuni sono gia’ attivi, come a Bari) sistemi di videosorveglianza e di allarme capaci di controllare le stazioni e l’intera rete, sia quella regionale sia l’alta velocita’. Saranno nove e avranno come centro di riferimento Roma. Inoltre, ha proseguito, ’’e’ partito anche un progetto fondato soprattutto sulle tecnologie per la ’security’ che si sposino con quelle che gia’ abbiamo, il cui costo complessivo e’ di 80 milioni di euro, che dovrebbe completarsi entro il 2008’’.

Da parte sua D’Ali’ ha quindi sottolineato ’’la straordinaria collaborazione tra la polizia di Stato, attraverso la Polfer, con la rete di ferrovie e l’impegno a mantenere sotto controllo i punti delicati dei terminal. Sicuramente - ha concluso il sottosegretario - la sicurezza nelle stazioni italiane e’ migliore che in altri Paesi’’.
Oggi, ’’le grandi stazioni sono state purificate’’, ha aggiunto Guido Longo, direttore del servizio di Polizia ferroviaria.(ANSA).



Giovedì, 17 Marzo 2005
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