Consegnati martedì mattina gli encomi a sei operatori della Polizia municipale
Sono stati sei gli operatori della Polizia municipale di Rimini a cui l’Amministrazione comunale ha voluto consegnare un encomio per l’attività svolta di due distinte operazioni.
“Un passaggio sentito, vero – ha detto il Sindaco di Rimini Andrea Gnassi che con l’assessore alla sicurezza Jamil Sadegholvaad e al Comandante Fabio Mazzotti a voluto essere presente alla cerimonia – Perché siamo fieri e orgogliosi del nostro Corpo della Polizia municipale per la professionalità che sa esprimere, unita all’impegno e all’abnegazione dimostrata dai suoi uomini.
L’assistente Emanuela Agati e l’agente Paola Ranaldo - con l’ausilio di due cittadini, Emanuele Chiaravallotti e Salvatore Policardi - non hanno infatti esitato ad immergersi per trarre in salvo un’automobilista bloccata dall’acqua in un sottopasso cittadino l’assistente Emanuela Agati e l’agente Paola Ranaldo che, in servizio durante il nubifragio del 6 febbraio scorso, prima si posizionavano a tergo del mezzo facendolo a forza risalire per impedire che sprofondasse ancora di più per poi rompere con un martello i finestrini dell’auto ed estrarre la malcapitata signora.
Frutto di un’indagine complessa di Polizia giudiziaria, invece, l’operazione condotta dall’Ispettore Capo Loredana Voce e Maria Carla Tavella e dagli agenti scelti Antonio Lacidogna e Paola Tiraferri, che ha portato all’arresto di due giudici di pace, due avvocati del Foro di Udine e di un ex ufficiale della Guardia di Finanza per i reati emersi nel corso di un’udienza in relazione alla normativa sull’autotrasporto internazionale di cose.
Queste le rispettive motivazioni:
“In data 6 febbraio 2015 - si legge nell’encomio consegnato all’assistente Emanuela Agati e all’agente Paola Ranaldo - le operatrici in servizio di pronto impiego, mentre percorrevano via Curiel, notavano un'autovettura intrappolata nel sottopasso, ormai completamente allagato. Decidevano così di prestare aiuto alla persona che si trovava nell'abitacolo, senza attendere l'arrivo dei Vigili del Fuoco ed immergendosi nell'acqua fredda e putrida. Dopo aver constatato l'impossibilità di aprire le portiere dell'autovettura a causa della forte pressione dell'acqua, con l'ausilio di due cittadini, prima spingevano il veicolo in modo che lo stesso non sprofondasse ulteriormente poi, con l'ausilio di un martello, infrangevano un finestrino e il lunotto dell'auto, al fine di estrarre la donna dall'abitacolo e trarla in salvo, supportate ora dal personale dei Vigili del Fuoco nel frattempo sopraggiunto. Il repentino intervento degli agenti ha evitato tragiche conseguenze e il coraggio di cui hanno dato prova, a scapito peraltro della propria incolumità fisica, essendosi prodigata ben oltre le proprie specifiche competenze, sono segno di grande professionalità e di un non comune senso del dovere.”
“A seguito di controlli inerenti l'esercizio abusivo dell'attività di autotrasporto internazionale di cose tra Italia e Ucraina – recita la motivazione dell’encomio consegnato all’Ispettore Capo Loredana Voce e Maria Carla Tavella e agli agenti scelti Antonio Lacidogna e Paola Tiraferri - veniva sgominata un'organizzazione intenta a frodare la legge. Infatti nel gennaio 2013, il personale della Polizia Municipale di Rimini, a seguito di svariati ricorsi avverso i verbali relativi al trasporto abusivo di merci, veniva convocato presso l'Ufficio del Giudice di Pace di Udine. Immediatamente veniva notato che ancor prima dell'inizio del dibattimento il Giudice aveva già scritto il testo della sentenza. A seguito di indagini delegate dalla Procura di Bologna, unitamente alla Polizia Stradale di Amaro (UD), procedevano all'esecuzione dell'ordine di custodia cautelare ai domiciliari di un Giudice di Pace, del Giudice di Pace di Pontebba, di due avvocati del Foro di Udine e di un ex ufficiale della Guardia di Finanza. E' stato appurato, infatti, che una serie di sentenze, sarebbero state addomesticate ad arte dal Magistrato nell'ambito di falsi decreti di dissequestro in favore di furgoni ucraini che trasportavano abusivamente merce sulla tratta Venezia-Trieste. La rilevanza dell'operazione di Polizia Giudiziaria, la durata e la complessità della stessa, nonché i risultati ottenuti, denotano capacità professionale, competenza e, un non comune senso del dovere.”
“Siamo fieri e orgogliosi del Corpo della Polizia Municipale di Rimini - hanno detto il sindaco di Rimini, Andrea Gnassi e l’assessore Jamil Sadegholvaad nel consegnare gli encomi -. In un tempo in cui i Comuni sembrano ormai essere le uniche istituzioni che rispondono direttamente e sistematicamente ai cittadini, gli agenti della Polizia Municipale sono impegnati tutti i giorni su fronti molteplici, non raramente anche per surrogare competenze altrui. Rimini ha investito e sta investendo sulla sua Polizia Municipale, ritenendola parte strategica di un progetto di città accogliente, sicura, rispettosa dei comportamenti civili. Non sempre si riesce a restituire quanto viene fatto ogni giorno dai nostri agenti, anche a causa di luoghi comuni che offrono letture demagogiche e strumentali dell’agire per il rispetto delle regole. Gli encomi consegnati oggi sono premi per l’impegno e lo sforzo costante, profusi a favore di cittadini in difficoltà e dell’affermazione della legalità. L’ennesima testimonianza del lavoro multiforme della Polizia Municipale di Rimini, davvero uno dei corpi più attivi e dinamici dell’Italia intera. Grazie a tutto il Corpo della Polizia Municipale di Rimini”.
Aggiungiamo anche i nostri complimenti! (ASAPS)