Milano sconfitta ai punti: dalle patenti via 647mila su 10,7 milioni
totali. |
Quasi
dieci milioni e settecentomila tagli e ancora non ha compiuto due anni:
tanto la patente a punti è costata agli italiani più indisciplinati
al volante dal suo debutto nel luglio 2003 a oggi. E, stando alle prime
stime fornite dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, a
essere più tartassati sono i milanesi i quali sfiorano quota
650mila punti in meno per un totale di 176mila infrazioni, seguiti dai
romani e dai napoletani (intorno a 480mila). Se si rapportano però
le decurtazioni ai residenti spicca l’Emilia Romagna, con Ravenna, Modena
e Forlì in testa. E mentre i lavori sul Codice della strada sono
ancora in progresso — tra possibile inasprimento delle sanzioni
per le violazioni più gravi, sanatoria in arrivo per i tagli
ingiustamente addebitati ai trasgressori « non identificati »
, stop agli azzeramenti e ai procedimenti di revisione e sospensione
della patente, ipotesi di ganasce fiscali, 150 chilometri all’ora sempre
in lista d’attesa — è già possibile fare un primo
bilancio territoriale sulla " dote" sottratta agli automobilisti.
Milano, Roma, Napoli, Torino: è nelle grandi città che la patente a punti ha fatto sentire di più i suoi effetti. Almeno per quanto riguarda le decurtazioni al punteggio di cui ogni documento è dotato a partire dal luglio 2003, data di entrata in vigore del nuovo del Codice della strada (si veda la Guida allegata). Il totale " sottratto". In nemmeno due anni sono stati quasi dieci milioni e 700mila i punti complessivamente sottratti agli italiani al volante a causa di 2 milioni 891mila infrazioni. Questo il quadro che emerge dagli ultimissimi dati forniti dal Centro elaborazione dati del Dipartimento dei Trasporti terrestri presso il ministero delle Infrastrutture e aggiornati al 10 marzo 2005. Dati da ritenere comunque provvisori — specificano al Ced — perché non tutte le amministrazioni provvedono a comunicare tempestivamente i " tagli" di loro competenza all’Anagrafe nazionale degli abilitati alla guida perché aggiorni la dotazione delle singole patenti. Ritardi e lungaggini che, paradossalmente, possono avvantaggiare tutti quei casi che — in seguito alla sentenza della Consulta 27/ 05 sul conducente non identificato— possono essere oggetto di annullamento della sanzione o sanatoria. Le città più colpite. Fra le 103 province è Milano a svettare come la più colpita dalle sforbiciate previste dal Codice: con 647mila decurtazioni relative a 176mila infrazioni supera di buona misura Roma (488mila), Napoli (473mila) e Torino (sotto quota 400mila). All’estremità opposta, si trovano invece le piccole province caratterizzate da una minore mobilità automobilistica, da un traffico meno congestionato e quindi da minori rischi di incappare in una violazione grave, che comporti cioè la perdita di punti dalla patente: ecco quindi Isernia con poco più di 16mila tagli (e 5mila infrazioni), Vibo Valentia (18mila), Enna (19mila), Rieti (22mila). Le patenti più colpite. Il quadro cambia significativamente se i punti sottratti ai residenti delle 103 province si rapportano alla popolazione con più di 18 anni ( cioè ai soggetti presumibilmente in possesso di patente di guida, anche se tra questi ci possono essere persone senza licenza o persone che, pur avendola, non si mettono al volante). Ebbene in questo caso sono i residenti di alcune province dell’Emilia Romagna a spiccare come i più " disinvolti" al volante: ecco infatti Ravenna con 430 punti sottratti ogni mille over 18, seguita da Modena (420 punti) e Forlì (350). I maggiorenni con le patenti più " pulite" sono quelli che abitano ad Avellino ( solo 127 sottrazioni ogni mille over 18), Cagliari (129) e Vibo Valentia (134). E chi abita nelle grandi città? Ebbene i milanesi risultano meno tartassati in questa classifica ( solo 205 punti ogni mille adulti) e i romani sono tra i più risparmiati dalle punizioni del codice (157 ogni mille). |
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