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Comunicati stampa 07/08/2015

Uno studio del 2011
Il costo delle code in autostrada per incidenti (80 al giorno) e rallentamenti è un salasso per l’economia

Alta la percentuale dei veicoli pesanti coinvolti, pari al 38% In media 30 incidenti al giorno Per code e blocchi perdiamo 1.800 ore l’anno (pari a 75 giorni) Come si quantificano i costi? Come si può migliorare la situazione?
Foto Blaco© - Archivio Asaps

Il coinvolgimento dei veicoli pesanti in incidenti corrisponde circa al 38% del totale della sinistrosità dell’intera rete autostradale. Se si tiene conto che nel 2010 la Polizia Stradale è intervenuta in 32.746 incidenti, avvenuti sull’intera rete, compresi quelli con soli danni a cose, subito rileva una media di circa 90 incidenti al giorno.
Di questi 90 incidenti circa 35 hanno visto coinvolti ogni giorno veicoli commerciali.

La sinistrosità complessiva e in particolare la mortalità (anche grazie al Tutor) sono fortunatamente in netto calo nelle autostrade. Nei primi 6 mesi del 2011 i sinistri rilevati sono stati 14.559 (- 8,9%) e la media è scesa a circa 80 al giorno, rispetto ai 90 dello scorso anno. I veicoli pesanti coinvolti, tenuto conto di quel 38% indicato dalla Società Autostrade che potrebbe valere per l’intera rete, ammontano a 30 al giorno circa.
In molti di questi eventi, per fortuna non sempre con la conta di vittime, si determina comunque il blocco parziale o totale della circolazione mediamente per una o più ore in quanto il tempo per il soccorso meccanico dei mezzi pesanti è maggiore che per i veicoli leggeri. Inoltre spesso la perdita del carico aumenta notevolmente i tempi di risoluzione.

Secondo quanto sarà pubblicato sul prossimo numero de il Centauro, la rivista dell’Asaps, gli esperti hanno considerato che ogni 10.000 incidenti sulla rete autostradale si perdono 250 ore per code e 300 ore per blocchi della circolazione. E’ facile quindi calcolare che nei primi 6 mesi del 2011 per quasi 15.000 incidenti si sono perse 375 ore in code e 450 ore per blocco della viabilità. Come dire 34 giorni persi in fila. Nel 2010 quando i dati dei sinistri sono stati peggiori con 32.746 incidenti rilevati, abbiamo avuto circa 818 ore di coda e 982 ore di blocco per un totale di 1800 ore perse, pari a 75 giorni.

E’ evidente che si tratta di tempi distribuiti fortunatamente su varie autostrade e in momenti diversi e quindi capiterà che Gastone non farà mai un’ora di coda, ma Paperino, se viaggia tutto l’anno, può tranquillamente sbafarsi 5-6 giorni di fila sulla rete autostradale.
Si consideri che una fila di 10 km su una autostrada a 3 corsie imbottiglia almeno 500 tir e 3.300 vetture. Se la fila riguarda anche l’altra carreggiata anche per soli 5 km si aggiungeranno altri 250 veicoli pesanti e 1.650 vetture, per un complessivo di 750 veicoli pesanti e quasi 5.000 vetture.

Se l’autostrada è a 4 corsie come nel tratto a massima intensità di traffico Bologna – Modena Nord della A1, l’incremento è di circa 500 camion (doppia fila veicoli pesanti sulle prime due corsie) su 10 km e di altri 250 su 5 km di coda nella carreggiata opposta. Lo smaltimento di una coda richiede un tempo di circa 7 minuti a km. Il che significa che alla riapertura del traffico una coda di 10 km si smaltisce in circa 70 minuti.
Insomma un incidente che sbarra la circolazione sulle spine dorsali della viabilità nazionale (senza alternative) come la A1 e la A14, due autostrade ad alta frequenza infortunistica per i mezzi pesanti, anche se non causa morti e feriti, assume un rilevante costo per l’economia del Paese. Va calcolato per quelle due sole code di 10 e 5 km il costo orario per quei 750 Tir e per i 5.000 automobilisti quasi tutti in transito nei giorni feriali per ragioni di lavoro o economiche in genere.

Sarebbe importante che organismi istituzionali specializzati quantificassero il costo globale per l’economia che sicuramente è valutabile in diversi milioni di euro al giorno.
Ciò rende ancora più urgente una serie di interventi innanzitutto per la verifica delle condizioni di rischio: tempi di guida, riposi, velocità dei veicoli in generale, qualità dei mezzi. Inoltre sembra necessario anche l’affinamento di sistemi di intervento e di rilevamento dei sinistri per l’accelerazione di tutte le procedure di ripristino della viabilità, anche nelle ore notturne.

Forlì, lì 22 luglio 2011

Giordano Biserni
Presidente Asaps

 


 ITALIA SPEZZATA
Un vecchio ma interessante studio dell’ASAPS sui possibili costi delle code in autostrada. Parliamone... (ASAPS)

Venerdì, 07 Agosto 2015
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