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 “Piccoli furti? Non veniamo, mandateci mail”, è bufera sulla polizia inglese

Secondo le autorità britanniche gli agenti non debbono perdere tempo nei cosiddetti «crimini tradizionali»

08.08.2015 - Se siete aspiranti terroristi, pedofili (una piaga nel Regno Unito), stupratori, picchiate il coniuge o i figli, la Gran Bretagna non è posto per voi. Ma se vi limitate a rubare auto o a svaligiare case, il Regno è il vostro Bengodi. Questo perché le priorità della polizia britannica - sempre meno sinonimo di affidabilità - sono altre. È infatti stata quasi ufficializzata la prassi che, in caso del classico furto con scasso in casa, vede, o meglio, non vede gli agenti neanche scomodarsi a venire sul posto a raccogliere la denuncia e le deposizioni dei derubati o a fare i sopralluoghi. «Mandateci una mail con le foto scattate da voi » è l’invito lanciato da Sara Thorton presidente del National Police Chiesf Council, l’organismo che raccoglie i capi delle polizie di tutto il Regno Unito.  Secondo lei le priorità della polizia (nonostante ogni corpo sia dotato di unità ad hoc) sono altre (terrorismo, violenze sessuali o reati motivati dall’odio razziale) per cui gli agenti non debbono perdere tempo nei cosiddetti «crimini tradizionali».  Non solo, come sottolinea il Daily Mail, agli agenti è anche stato tolto l’incomodo di dover rispondere al 999 (il numero delle emergenze, un po’ come il neo 118, o i vecchi 112 per i carabinieri ed il 113 per la polizia). Questo perché manca il personale.  Non tutti condividono la posizione del Chief Constable Torton. Ad esempio il capo della polizia più prestigiosa del Paese, quella londinese di Scotland Yard, Sir Bernard Hogan-Howe ritiene che gli agenti dovranno continuare a fare sopralluoghi in caso di case svaligiate. Ed, almeno i suoi di agenti, continueranno a farlo. 

 

Fonte della notizia:  lastampa.it
 



Ecco ora ci crolla anche questo mito di efficienza... (ASAPS)


Lunedì, 10 Agosto 2015
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