ROMA -
Giordano Biserni, presidente dell’Asaps (Associazione amici della
Polizia stradale) è perplesso: «Tutte queste incertezze
sulle nuove norme - dice - insieme alla stessa sentenza della
Consulta, stanno togliendo forza dissuasiva a un provvedimento, come
quello della patente a punti, che è il più importante
degli ultimi trenta anni».
Perché, secondo lei, tanti dubbi per riscrivere una norma?
«Perché stavolta si vuole evitare di licenziare un provvedimento
affrettato. La materia è complessa: qui si tratta di fare una
sanatoria che elimini le differenze tra i proprietari di auto che hanno
già pagato le infrazioni e chi invece non pagherà mai,
dopo la sentenza della Consulta».
Solo qui è la difficoltà?
«No, c’è anche la questione del fermo amministrativo
dell’auto di cui ha parlato il viceministro Tassone. Io non ho
ancora capito se il fermo dell’auto dovrebbe sommarsi ai 357 euro
di sanzione prevista o se invece lo si deve intendere come provvedimento
sostitutivo della sanzione. Un altro mio dubbio è sulla megamulta
di 20 mila euro a chi guida in stato d’ebbrezza. Mi pare che nella
Ue gli altri Paesi si comportino diversamente».
C.
Mer.