Autostrade, scatta la ristrutturazione delle 463 aree di servizio: più efficienza
ROMA - Maggiore economicità ed efficienza nei servizi autostradali a favore dell'utenza per l'esercizio sia delle attività commerciali e ristorative, sia delle attività di distribuzionedi carburanti.
È l'obiettivo del decreto firmato dal Ministro dello Sviluppo Federica Guidi e dal Ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio che approva il piano di ristrutturazione della rete delle aree di servizio autostradali, con il parere favorevole della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome.
Il decreto contiene l'elenco delle aree, il cronoprogramma e il documento procedurale che definisce le modalità di espletamento delle gare per l'affidamento dei servizi di distribuzione dei carbolubrificanti e delle attività commerciali su tutte le 463 aree di servizio autostradali, compresa la rete ANAS e i raccordi e tangenziali.
Il Piano di ristrutturazione è stato elaborato sulla base degli Atti di Indirizzo dei Ministeri delle Infrastrutture e dei Trasporti e dello Sviluppo Economico del 29 marzo 2013 e del 29 gennaio 2015. Nel Piano sono previste misure di razionalizzazione della rete delle aree e misure di rivisitazione delle modalità dei servizi all'utenza, finalizzate: all'esercizio in alcune aree da parte di uno stesso soggetto delle attività oil e non oil, per consentirne l'esercizio in termini economici; all'accorpamento della gestione di alcune aree di servizio, prevalentemente ubicate in corrispondenza dello stesso punto sui due sensi di marcia; all'ampliamento dei servizi di rifornimento self-service, in particolare nell'orario notturno, ma assicurando comunque la presenza del personale.
Si punta poi alla chiusura in prospettiva di un numero limitato di aree di servizio la cui gestione economica, anche con le modalità sopra indicate, non risulta comunque possibile. Nel Piano è stata posta particolare attenzione alla necessità della salvaguardia dei livelli occupazionali, stabilendo precise indicazioni nei bandi di gara per ridurre al minimo la possibile perdita di posti di lavoro del personale sia dei servizi di ristorazione, sia dei servizi di distribuzione carburanti.
da motori.ilmessaggero.it
In effetti alcune ne hanno un gran bisogno. (ASAPS)