Due frati missionari morti in Argentina, vittime di un incidente stradale
Fra Leonardo era atteso in famiglia a fine agosto, fra Tarcisio era rientrato da Padova soltanto da un giorno. I due missionari, una vita consumata per i poveri dell’America Latina, hanno trovato la morte in un incidente d’auto, in Argentina, lungo Ruta National 3, a Las Flores, a Olavarrìa, località di Las Flores a circa due ore e mezzo di viaggio dalla capitale Buenos Aires. Le vittime sono padre Leonardo Rasia, 80 anni, di Curtarolo, e padre Tarcisio Carraro, 77 anni, di Selvazzano, paesi del Padovano, entrambi frati francescani conventuali della provincia Rioplatense, che in queste ore vengono ricordati nella preghiera e in una affettuosa memoria dai loro confratelli di Padova e di Camposampiero, oltre che dalle famiglie.
L’incidente è avvenuto il 13 agosto. «Quella mattina i due francescani si stavano recando al consolato italiano a Las Flores per ritirare il nuovo passaporto di padre Leonardo, mio zio – riferisce Stefania Rasia – che avrebbe dovuto far rientro in Italia alla fine di questo mese, per festeggiare tra i familiari i 60 anni di professione religiosa». La Renault Logan sulla quale viaggiavano si è scontrata frontalmente con il camion di un 34enne di Lanùs. L’auto si è accartocciata e i due religiosi, stritolati dalle lamiere, sono morti sul colpo.
«Non ho potuto evitare la collisione, dal momento che la Renault mi è comparsa davanti all’improvviso», ha dichiarato alla polizia stradale il conducente del camion. A Curtarolo vivono i fratelli di padre Leonardo: Antonio, 76 anni, e Olivo, 73. A Selvazzano il fratello di padre Tarcisio, Alessio Cesare di 75, mentre a Teolo vive l’altro fratello, Lorenzo, di 75. I funerali si sono già svolti, in Argentina, e lì i due religiosi sono stati tumulati. «Stiamo celebrando il dono meraviglioso della vocazione al servizio del Regno – ha detto fra Domenico Rehin all’omelia della concelebrazione per le esequie presieduta ad Olavarria dal ministro provinciale, fra Aldo Cuccaro –. Fra Tarcisio e fra Leonardo sono due sacerdoti di Cristo, che hanno abbracciato il cammino della sequela di Gesù con la spiritualità di San Francesco d’Assisi. Essi ebbero un sogno: arrivare qui dall’Italia a queste terre dell’America Latina per annunciare la Buona Notizia di Gesù».
Padre Tarcisio, 50 anni di servizio sacerdotale, è stato «un vero frate minore per la sua umiltà e semplicità – ha ricordato fra Domenico –; con grande zelo apostolico, ha lavorato silenziosamente nell’accompagnamento di comunità povere come la Cappella di Nostra Signora di Copacabana (Bolivia) e nelle parrocchie Nostra Signora de las Gracias, Inmaculada Concepciòn de José Leòn Suàrez, en El Bolsòn e in questo ultimo tempo nella Cappella Santa Isabel».
Fra Leonardo, 29 anni di servizio sacerdotale, era anche lui un frate semplice, lavoratore instancabile nei diversi luoghi dove lo collocava l’obbedienza. Ha esercitato un intenso lavoro di evangelizzazione nella comunità di Nostra Senora de las Gracias e di José Leòn Suàrez con i giovani esploratori. Ha lavorato con impegno anche nella fraternità di Olavarria, dove ultimamente si trovava convalescente a causa di una malattia, che gli richiedeva un forte trattamento e cure costanti. «Aspettava solo di riavere il passaporto per ritornare nella sua terra natale. Ha ottenuto il passaporto per il cielo» ha ricordato il sacerdote. «I due frati, fra Tarcisio e fra Leonardo, ora stanno godendo della presenza di Dio. Per questo fratelli miei, l’amore non muore mai, solamente cambia di posto. Loro ci hanno preceduto».
La nipote di padre Leonardo, Stefania ricorda l’intensa opera di riscatto sociale dei poveri, specie giovani, da parte dello zio, anche vicino a Buenos Aires, avviando attività di formazione al lavoro, oltre che di produzione stessa, e quindi di inserimento occupazionale, potendo contare sul contributo di importanti aziende padovane. Una Messa è stata celebrata ad Olavarria anche dal vescovo Hugo Manuel Salaberry, della Diocesi di Azul. Questa sera i due frati saranno ricordati con un momento di preghiera a Pieve di Curtarolo, mentre nel trigesimo una Messa sarà concelebrata dai padri conventuali al santuario di Camposampiero (FRANCESCO DAL MAS - Avvenire)
da sanfrancescopatronoditalia.it
Due nostri missionari. (ASAPS)