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Posta 24/08/2015

Procedure di intervento in caso di ASO o TSO
Le condivisibili considerazioni di un Commissario capo della Polizia Locale

Gentile direttore, vorrei commentare la terribile vicenda che ha coinvolto colleghi della Polizia locale nel tragico epilogo del TSO, attività operativa bene inquadrata nell'articolo di Ugo Terracciano. In molti anni di esperienza in Polizia locale ed anche nel ruolo di caposquadra volontario dei Vigili del Fuoco (chiamati a supporto in situazioni particolarmente difficili per accesso all'abitazione o trasporto del paziente) mi sono trovato ad affrontare svariate situazioni di ASO (accertamento sanitario obbligatorio) e TSO (trattamento sanitario obbligatorio); in alcune di queste ho avuto la netta sensazione che la situazione sfuggisse di mano mettendo a rischio l'incolumità degli operatori sanitari, degli agenti di Polizia locale o dello stesso paziente destinatario dell'Ordinanza coattiva. In tutti i casi, grazie alla sensibilità degli intervenuti, operatori di Polizia e sanitari, e  per varie fortunate coincidenze non ci sono state conseguenze tragiche.

Quello che ho riscontrato è che noi, incaricati di dare esecuzione alle ordinanze sindacali e gli stessi operatori sanitari siamo privi non solo di direttive (procedure operative standard) condivise a livello nazionale sulle modalità di esecuzione di questa attività di istituto ma anche di formazione operativa su come approcciare questi pazienti e, nel caso si dovesse intervenire in modo coattivo, su come immobilizzarli con il minimo danno possibile. Parlando in termine di tecniche operative non c'è alcuna indicazione sull'"indice di azione" applicabile in questi casi  quando può essere seriamente minacciata la nostra incolumità ma ci si trova di fronte ad una persona malata e non ad un malvivente. Le uniche utilissime indicazioni riguardanti alcune tecniche di immobilizzazione incruenta del paziente destinatario di ordinanze di ASO o TSO sono state pubblicate sul mensile di soccorso N&A ora edito da Pagina Group.

Concludendo penso che sia assolutamente necessario fornire agli operatori di Polizia e a quelli sanitari dei protocolli nazionali di intervento comprensivi dei corsi teorico-pratici sulle tecniche corrette di immobilizzazione del paziente .
Mi scuso per essermi dilungato oltre il dovuto e rinnovo i complimenti per il portale.
 
Commissario capo di Polizia locale Enrico Masi


Torniamo su un argomento molto sentito e che dovrà vedere una rivisitazione delle procedure. (ASAPS)

Lunedì, 24 Agosto 2015
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