Professionisti. Un colpo organizzato da un gruppo di campani in
trasferta nella capitale stando alle prime indagini della polizia
stradale. Non e’ escluso che siano legati tutti alla camorra ritengono
gli investigatori.a finire in manette e’ stato un componente del
gruppo napoletano di 25 anni - dei "bassi" del quartiere
barra" - che in auto teneva attrezzi da scasso e il bottino
rubato alle poste : oltre 100.000 euro. l’ufficio violato e’ quello
di via lenin alla magliana. e’ notte i locali sono deserti. c’e’
l’allarme collegato con le forze dell’ordine.
Le guardie giurate che passano di tanto in tanto.
La banda lo sa. per organizzarsi fa saltare il sistema d’allarme
verso le 22:30 (cosi’ ipnotizzano gli investigatori) probabilmente
per capire meglio cosa fare per verificare i tempi utili per il
colpo. entrano negli uffici verso le 3:00. scavano un buco nella
parete adiacente ai locali. sembrano le scene di un poliziesco.
Martinetto idraulico, gomma piuma, panni bagnati; l’occorrente
per fare un buco senza che nessuno se ne accorga. all’interno
la banda da il meglio di së. Sfodera una potente fiamma ossidrica
con la quale squaglia l’acciaio della cassaforte che contiene
50.000 euro e altrettanti in assegni e altri titoli. Ruba anche
alcuni timbri a secco.
In pochi minuti il gruppo e’ nell’oscurita’ della strada con il
sacco del bottino e gli attrezzi che non vengono abbandonati considerato
che serviranno anche in futuro. che si trati di persone dal sangue
freddo e’ chiaro anche dalla fuga.
Tre quattro salgono su una alfa romeo mentre mettono il complice
da solo a bordo di una fiat marea dove caricano bottino e arnesi
coperti con teli di plastica.
Il perche’ e’ semplice. L’uomo solitario e’ incensurato e quindi
puo’ sfuggire con piu’ tranquillita’ ai controlli. ore 4:00 trattto
autostradale nei pressi di valmontone. un equipaggio della stradale
di roma sud nota due auto procedere una dietro all’altra: prima
l’alfa romeo poi quasi a tallonarla la Fiat Marea.
Gli agenti non possono che fermarne una. bloccano la marea mentre
diramano le ricerche per l’altra. Cosi’ finisce in manette Andrea
F., napoletano di barra.
I poliziotti sollevano i teli nel portabagli e trovano bombola,
martinetti, leve d’acciaio, spray per disinnescare l’allarme,
il bottino e i timbri delle poste. Dai timbri scatta il sopralluogo
agli Uffici di via Lenin.
Si scopre il furto. Andrea F. non parla non da’ indicazioni. La
Polizia di Napoli lo conosce perche’ legato a personaggi della
camorra. l’uomo finora non ha mai commesso alcun reato ma sarebbe
stato fermato piu’ volte in compagnia di malavitosi di spessore"
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