Tachigrafo taroccato con… pupazzo di peluche
«La necessità aguzza l’ingegno», dice un famoso proverbio. E nel caso dei taroccamenti del tachigrafo bisogna riconoscere che di creatività ce n’è in abbondanza. Ultimo esempio: la frode con il… peluche. È successo in Svizzera, nel Vallese, vicino a Sion.
La polizia locale ha fermato in autostrada un veicolo pesante targato Romania e, controllando il tachigrafo, ha scoperto forti anomalie su tempi di guida e riposo. In sostanza, il camionista falsificava i dati attraverso un meccanismo nascosto all’interno di un peluche posto sul cruscotto. Il trasportatore azionava l’apparecchio inserito nel pupazzo con un minuscolo telecomando, disattivando così il sistema di controllo della velocità e circolando di più del tempo consentito e soprattutto a velocità molto superiori a quelle prescritte dalle normative. Trovata originale, ispirata forse a un altro caso analogo in cui il meccanismo per inibire il funzionamento del tachigrafo era nascosto in una statuetta raffigurante Padre Pio.
Il camion è rimasto fermo cinque giorni, fino a quando una ditta specializzata non ha sostituito tutto il sistema di misurazione. Il conducente e il suo datore di lavoro sono stati ovviamente denunciati presso il servizio di circolazione stradale. Non si sa invece se, almeno, il conducente è potuto rientrare in possesso del peluche “truffaldino”…
Trovata originale, ispirata forse a un altro caso analogo in cui il meccanismo per inibire il funzionamento del tachigrafo era nascosto in una statuetta raffigurante Padre Pio. Ricordate?
Il camion fermato in Svizzera è rimasto fermo cinque giorni, fino a quando una ditta specializzata non ha sostituito tutto il sistema di misurazione. Il conducente e il suo datore di lavoro sono stati ovviamente denunciati presso il servizio di circolazione stradale. Non si sa invece se, almeno, il conducente è potuto rientrare in possesso del peluche “truffaldino”… (ASAPS)