Furgone killer a Roma, patente restituita all'autista
Tornerà a circolare per le strade di Roma, Marco Pompei, l'operaio edile che tre giorni fa, al volante di un furgoncino impazzito, ha travolto e ucciso una donna di 59 anni, a due passi da piazza del Popolo, in via Maria Adelaide.
Questa mattina si recherà negli uffici della Municipale, per ritirare la patente di guida, sequestrata dagli agenti in attesa dei risultati degli accertamenti disposti subito dopo l'incidente. Quei risultati, infatti, sono arrivati: Pompei, 48 anni, indagato dalla Procura di Roma per omicidio colposo, prima della tragedia non aveva assunto droghe e non aveva consumato alcolici. Era pulito, nel pieno delle facoltà mentali: è risultato completamente negativo all'alcol-test e alla verifica sugli stupefacenti. Ora, la pm Ilaria Calò, che coordina l'inchiesta, attende gli esiti dei rilievi stradali, necessari per stabilire la velocità a cui viaggiava il veicolo.
Pompei ha dichiarato di aver avuto un malore improvviso: «Un colpo di tosse, è durato una frazione di secondo, e ho perso il controllo del mezzo, è stata una tragedia», ha raccontato attraverso il suo legale, l'avvocato Pablo De Luca. Un istante di distrazione, appena prima di una curva a gomito, e il furgone è piombato sul marciapiede, trascinando un carico da 30 quintali. Due donne sono state investite: Elena Fortuna, architetto, 59 anni, è morta sul colpo; la sua collega Claudia McCormack, 52 anni, designer di origini americane, è ricoverata al policlinico Umberto I in gravi condizioni. Altre tre persone, invece, sono riuscite a salvarsi quasi per miracolo e hanno riportato lesioni lievi.
da ilmessaggero.it
di Michela Allegri
NON SAPPIAMO SE IL CONDUCENTE AVEVA SUPERATO I LIMITI DI VELOCITA’, CERTO E’ CHE LA PATENTE E’ STATA RESTITUITA A VELOCITA’ SUPERSONICA!! (ASAPS)