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Notizie brevi 14/03/2005

Pradamano - Fermata la banda dei semirimorchi Un arresto e nove denunciati. Il primo furto su commissione a Pradamano

Fermata la banda dei semirimorchi
Un arresto e nove denunciati.
Il primo furto su commissione a Pradamano

Pradamano - "Operazione 5 assi": in manette il ladro dei semirimorchi. È stato arrestato ieri mattina nelle vicinanze di Cesena, proprio mentre stava consegnando al ricettatore l’ultimo carico rubato a Motta di Livenza, Federico Domenico, 40 anni, originario di Cesena. A Domenico, vengono imputati una decina di furti di trattori stradali e autorimorchi in tutta la provincia di Udine, partendo da Pradamano.

Ora si trova in carcere a Forlì con l’accusa di furto aggravato e ricettazione di veicoli industriali e parte di essi e del loro carico. Insieme a Federico Domenico sono state denunciate altre nove persone, tutte originari delle province di Rimini, Forlì, Cesena e Ravenna e un marocchino clandestino, che collaborava con l’arrestato, ricevendo e smistando la merce rubata.

A condurre a termine l’operazione, dopo un lungo un lungo lavoro di indagini e pedinamenti sotto il coordinamento del Pm Maria Grazia Zaina, la polizia stradale della sezione di Udine,che ieri ha presentato l’operazione.

"Il lavoro di indagini e intercettazioni - ha spiegato il comandante Sergio Cianchi, alla sua ultima operazione prima di passare al ruolo di vicario alla questura di Treviso- è incominciato nel dicembre dello scorso anno, dopo la denuncia del furto di un semirimorchio carico di lavorati in ferro a Pradamano. Da lì è scattata l’operazione che ha visto l’impiego di 40 uomini delle squadre di polizia stradale di Udine e Palmanova e la polizia giudiziaria del compartimento polizia stradale di Trieste. Ieri mattina l’arresto, proprio in flagranza di reato.
Federico Domenico, autotrasportatore, aveva trovato il modo per rubare trattori stradali e semirimorchi, spesso a carico pieno. Dopo aver raggiunto il Friuli alla guida del proprio trattore stradale, ricercava dei semirimorchi parcheggiati nei pressi dei piazzali dei caselli autostradali, delle zone industriali e nelle aree di sosta delle aziende. Molto rapidamente attaccava il rimorchio alla sua motrice, contraffaceva la targa e con grande rapidità ritornava in Emilia Romagna."Caratteristica dell’operazione - ha spiegato Cianchi - era la grande rapidità con cui si muoveva: il ladro nottetempo contattava i vari complici e ritornava subito in Emilia e nel momento in cui il derubato si accorgeva del furto, il camion era già lontano". In particolare il materiale ferroso veniva portato a due fratelli rottamatori (R.E e R.R) della provincia di Forlì Cesena, il legname veniva nascosto in un falegnameria di proprietà di G.M. e G.G. e U.G. della stessa provincia, mentre per le parti meccaniche e le gomme dei semirimorchi da smontare, il Domenico si rivolgeva a due rivenditori di pezzi di ricambio, D.P e B.R di Forlì e Ravenna.
"Presumiamo che il ladro rubasse sia materiale su commissione(tra la merce sequestatata oltre a 3 trattori stradali e due semirimorchi, anche 10 tonnellate di tondini di ferro, rete elettrosaldata, coils, legname, pannelli di truciolare, sponde e teloni per un valore complessivo di 200 mila euro) sia fosse interessato a parti nuove dei semirimorchi da rivendere con un commercio illegale"..


Lunedì, 14 Marzo 2005
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