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Pradamano
- "Operazione 5 assi": in manette il ladro dei semirimorchi.
È stato arrestato ieri mattina nelle vicinanze di Cesena,
proprio mentre stava consegnando al ricettatore l’ultimo carico
rubato a Motta di Livenza, Federico Domenico, 40 anni, originario
di Cesena. A Domenico, vengono imputati una decina di furti di trattori
stradali e autorimorchi in tutta la provincia di Udine, partendo
da Pradamano.
Ora si trova in carcere a Forlì con l’accusa di furto aggravato
e ricettazione di veicoli industriali e parte di essi e del loro
carico. Insieme a Federico Domenico sono state denunciate altre
nove persone, tutte originari delle province di Rimini, Forlì,
Cesena e Ravenna e un marocchino clandestino, che collaborava con
l’arrestato, ricevendo e smistando la merce rubata.
A condurre a termine l’operazione, dopo un lungo un lungo lavoro
di indagini e pedinamenti sotto il coordinamento del Pm Maria Grazia
Zaina, la polizia stradale della sezione di Udine,che ieri ha presentato
l’operazione.
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"Il
lavoro di indagini e intercettazioni - ha spiegato il comandante Sergio
Cianchi, alla sua ultima operazione prima di passare al ruolo di vicario
alla questura di Treviso- è incominciato nel dicembre dello scorso
anno, dopo la denuncia del furto di un semirimorchio carico di lavorati
in ferro a Pradamano. Da lì è scattata l’operazione che
ha visto l’impiego di 40 uomini delle squadre di polizia stradale di
Udine e Palmanova e la polizia giudiziaria del compartimento polizia
stradale di Trieste. Ieri mattina l’arresto, proprio in flagranza di
reato.
Federico Domenico, autotrasportatore, aveva trovato il modo per rubare
trattori stradali e semirimorchi, spesso a carico pieno. Dopo aver raggiunto
il Friuli alla guida del proprio trattore stradale, ricercava dei semirimorchi
parcheggiati nei pressi dei piazzali dei caselli autostradali, delle
zone industriali e nelle aree di sosta delle aziende. Molto rapidamente
attaccava il rimorchio alla sua motrice, contraffaceva la targa e con
grande rapidità ritornava in Emilia Romagna."Caratteristica
dell’operazione - ha spiegato Cianchi - era la grande rapidità
con cui si muoveva: il ladro nottetempo contattava i vari complici e
ritornava subito in Emilia e nel momento in cui il derubato si accorgeva
del furto, il camion era già lontano". In particolare il
materiale ferroso veniva portato a due fratelli rottamatori (R.E e R.R)
della provincia di Forlì Cesena, il legname veniva nascosto in
un falegnameria di proprietà di G.M. e G.G. e U.G. della stessa
provincia, mentre per le parti meccaniche e le gomme dei semirimorchi
da smontare, il Domenico si rivolgeva a due rivenditori di pezzi di
ricambio, D.P e B.R di Forlì e Ravenna.
"Presumiamo che il ladro rubasse sia materiale su commissione(tra
la merce sequestatata oltre a 3 trattori stradali e due semirimorchi,
anche 10 tonnellate di tondini di ferro, rete elettrosaldata, coils,
legname, pannelli di truciolare, sponde e teloni per un valore complessivo
di 200 mila euro) sia fosse interessato a parti nuove dei semirimorchi
da rivendere con un commercio illegale"..
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