Denunciato per riciclaggio: aveva taroccato una Bmw per esportarla
TREVISO Aveva completamente taroccato un'auto di lusso per poterla esportare all'estero nonostante non fosse più registrata al PRA, ma l'intervento della polizia stradale durante un normale controllo di routine ha scoperto il raggiro denunciando in stato di libertà il colpevole, ossia B.I., straniero pregiudicato e già molto conosciuto alle forze dell'ordine e alla cronaca locale.
Il fatto si è consumato il 22 agosto grazie all'intervento del personale della squadra di Polizia Giudiziaria della Polizia Stradale di Treviso che, transitando nei pressi dell’abitazione del noto pregiudicato, ha notato che nel cortile della sua abitazione era presente un'auto tipo suv modello BMW X5 di colore nero. L’attenzione degli agenti però è stata attirata dalla targa che, da successivi accertamenti effettuati tramite le banche dati della Motorizzazione Civile e del Pubblico Registro automobilistico, è poi risultata non essere assegnata a nessuna persona fisica ne giuridica. Tale targa risultava solamente in carico alla Motorizzazione Civile di Venezia, tanto che da seguenti informazioni ricevute proprio dall'ente veneziano la polizia ha scoperto che per tale veicolo era stata presentata una richiesta di nuova immatricolazione da parte di un’agenzia pratiche auto di Treviso. A quel punto i controlli sono tornati nella Marca presso l'agenzia stessa dove il titolare ha riferito alle forze di polizia che B.I. aveva commissionato la pratica d’immatricolazione di un’autovettura BMW X5 già radiata per esportazione verso la Slovenia e da lui acquistata presentando copia della denuncia di smarrimento della carta di circolazione e del certificato di proprietà del veicolo.
Dalla copia del certificato di radiazione fornito dall’agenzia si è però scoperto che l’ultimo proprietario del veicolo con la targa precedente italiana (diversa da quella attualmente utilizzata) era una nota autorivendita a Quinto di Treviso il cui titolare, una volta ascoltato, ha dichiarato che il veicolo in questione era stato venduto per circa 10mila euro ad un cittadino sloveno dopo la radiazione dimostrando la correttezza della compravendita ed evidenziando che il veicolo, al momento della consegna, era pesantemente danneggiato in conseguenza di un incidente che, a fine anno era stato rilevato proprio dal personale della Polizia Stradale di Treviso. Date le condizioni di vendita del rottame, è sorto negli agenti il dubbio sulla coincidenza tra il veicolo in uso al pregiudicato e quello gravemente incidentato anche per la presenza, sulla parte posteriore del veicolo, della scritta in rilievo di colore metallico indicante il modello del veicolo “X5”, scritta che invece sul veicolo presente nell'abitazione di B.I. mancava. Da quel momento sono stati poi attuati diversi appostamenti per cercare informazioni utili ad un successivo fermo del veicolo per le opportune verifiche, le quali sono state attuate lungo via Santa Bona Vecchia durante un controllo specifico nei giorni scorsi. Da un primo controllo visivo si è subito notato una difformità tra le diverse etichette applicate lungo la scocca sul lato sinistro del veicolo e nella qualità del materiale dello stesso. Essendo necessaria però una verifica tecnica maggiormente approfondita, la polizia ha poi inviato il mezzo ad un’autofficina autorizzata BMW dove il personale ha riscontarto che il numero di telaio che visivamente si notava sul veicolo identificava un'auto con allestimento diverso da quello presente.
Approfondendo i test anche con la casa madre è infine emerso che il veicolo in esame era in realtà abbinato ad altro telaio su un’autovettura dello stesso tipo e modello, ma con diverso anno d’immatricolazione. A quel punto si sono proseguite le verifiche dove si è anche scoperto che il veicolo contraddistinto dal telaio individuato dai tecnici era stato denunciato e rubato a Inverigo (CO) il 9 settembre 2011. Inevitabile quindi in quel momento il contattare telefonicamente il denunciante del recupero dell’autovettura a lui rubata anni prima, chiedendo nell’occasione se poteva fornire segni o particolari che potessero essere utili ad identificare la sua auto. Lo stesso ha perciò segnalato che il suo veicolo era dotato di tetto scorrevole/inclinabile in vetro ad azionamento elettrico, che era privo di scritte riportanti il modello poste nel retro del veicolo; inoltre al suo interno, ricordava che sul montante sinistro tra il parabrezza e il finestrino, era presente una piccola bruciatura di sigaretta. Tali particolari sono stati tutti riscontrati dagli operatori di polizia e, dopo aver acquisito la denuncia a suo tempo sporta, si è subito proceduto a sottoporre a sequestro penale l’autovettura BMW X5 di colore nero e denunciando B.I. in stato di libertà per riciclaggio, reato punito con la reclusione da 8 a 12 anni. Inoltre, essendo B.I. sottoposto, con provvedimento definitivo, alla misura di prevenzione personale della sorveglianza speciale con obbligo di dimora nel comune di Treviso, lo stesso è stato anche denunciato per la violazione delle prescrizioni connesse al provvedimento della sorveglianza speciale, punito con la reclusione da 1 a 5 anni. Di ciò è stata infine informata la locale Questura che ha così proposto la misura di prevenzione citata affinchè possa essere valutata però una proposta di inasprimento della stessa.
di Brando Fioravanzi
da trevisotoday.it
E anche questa siamo riusciti a farla rimanere in Italia... (ASAPS)