Un
effetto incomunicabile quello delle salme dei due agenti, quasi
sereni nel volto, come se fossero sicuri, loro, di avere
fatto il massimo in quella tragica maledetta notte. Un
gesto insensato di uno che sparava bene (6 colpi a uno 5 all’altro,
tutti sopra la cintura) ha tolto loro la vita. Hanno saputo
reagire, ma quei proiettili blindati - una decina quelli
a segno - non hanno fermato subito la furia omicida e devastante
di quell’uomo che sembra avere sparato senza un logico
motivo (ammesso che esista la logica per sparare).
Al secondo piano della Questura della città scaligera
erano tante le divise, anche di tutti gli altri corpi di polizia
civili e militari, dei Vigili del Fuoco e della Protezione civile
che hanno reso omaggio a Davide Turazza e Giuseppe Cimarrusti.
La disperazione dei famigliari incombente ma composta nella
sala, fino a quando la moglie di Davide non si è sentita
male ed è stata stesa a terra. Non dimenticherò
mai i begli occhi smarriti della figlia di 10 anni che si guardavano
intorno quasi alla ricerca ancora di qualcuno che l’aiutasse:
"mamma perché fai così? Dai per piacere
riprenditi" pallida, uno sguardo interrogativo e dolce
verso la mamma a terra, uno sguardo triste alla salma
del papà. Faticherò molto a dimenticare quello
che ho visto.
Forte anche il disorientamento dei colleghi, il sibilo delle
loro parole: "Ci mancano i mezzi, le macchine hanno 200.000
chilometri, la metà sono in avaria, i giubbotti antiproiettile
non ci sono per tutti".
Loro, Davide e Giuseppe, sono morti da servitori dello Stato,
come sempre quelli in divisa... Uno Stato che spesso è
sentito lontano, insensibile.
Si dovrebbe forse avere il coraggio di dire come stanno veramente
le cose. I tagli delle finanziarie che si sono susseguiti stanno
mettendo in ginocchio la capacità operativa. Si può
anche capire la teoria del Ministro della difesa Usa Donald
Rumsfeld: i soldati le guerre le fanno con i mezzi e le armi
che hanno.
Vero. Però bisognerebbe avere il coraggio
di dirlo e di prendersi anche la relativa dose di impopolarità!
Ricordiamo che lo Stato per il quale si presta servizio non
è fatto solo di alti vertici è costituito
anche da tanta gente comune, da tanti cittadini onesti (tantissimi
nella chiesa di S.Zeno a Verona). Per questi, soprattutto per
questi non si deve demordere, non si deve mollare.
Lo so voi direte che sui giornali di oggi di quel funerale a
"due piazze" ci sono solo poche righe. Lo so voi direte
che il giorno in cui è successo il fattaccio con 4 morti
e due agenti ammazzati, il TG2 delle 20,30 ha aperto con
la notizia di 10 cm di neve che stavano mettendo (in febbraio)
in difficoltà l’Italia, dando la notizia della sparatoria
per quarta o quinta. Lo so. Ma voi continuate come sempre, fatelo
almeno per gli occhi tristi, fino all’infinito, della piccola
di Davide.
Giordano Biserni
P.S.: Anche il giorno dei funerali una bufera ha colpito la
Romagna e parte dell’Italia centrale, per l’incuria di chi doveva
provvedere si è formato ghiaccio, code interminabili. In
piena notte il carro funebre con la salma di Giuseppe Cimarristi,
diretta in Puglia, era ancora bloccato fra Romagna e Marche
in coda, col seguito dei parenti. Il TG questa volta non
ne ha parlato.