Scontro mortale, accusa di omicidio volontario per l'uomo che guidava contromano ubriaco
Non più omicidio colposo, ma omicidio volontario. Si aggrava la posizione di Enea Steri, il trentasettenne di San Giovanni Suergiu che domenica, lungo la statale 195 per Giba, è andato a schiantarsi con la sua Opel Frontera contro la Fiat 600 di Luigi Porcu, 65 anni, imbianchino di Iglesias, uccidendolo sul colpo e ferendo in modo serio il fratello Mario, di 67 anni, mentre si dirigevano a una battuta di caccia nelle campagne del Sulcis.
Ieri mattina, nel carcere di Uta, dove il giovane si trova detenuto ormai da quattro giorni, il Gip del Tribunale di Cagliari Ornella Anedda ha convalidato l'arresto con l'accusa di omicidio volontario, e non più colposo come inizialmente formulato dagli inquirenti al momento del fermo. Steri, resta dunque in una cella del penitenziario. E, in attesa dell'interrogatorio di garanzia, che dovrebbe tenersi nei prossimi giorni, la sua posizione si appesantisce, e anche di molto. Il giudice, durante l'udienza di convalida, ha infatti confermato il fermo chiesto dal sostituto procuratore Emanuele Secci, il pm titolare dell'inchiesta, con l'accusa di omicidio volontario.
di Maurizio Locci
da unionesarda.it
Accusa assolutamente dovuta. Poi bisognerà vedere se resiste nei vari gradi di giudizio. (ASAPS)