Introduzione del reato di omicidio stradale, "Avanti tutta"
Le stragi sulle strade non accennano a diminuire ed ora non sono più soltanto le associazioni a chiedere lo snellimento dell’iter per l’introduzione del reato di “omicidio stradale”. Gli ultimi interventi sono arrivati dal presidente della Commissione trasporti di Montecitorio, Michele Meta, e dal sottosegretario alla Giustizia, Cosimo Maria Ferri.
“I provvedimenti sulla sicurezza stradale all’esame della Camera avranno un iter rapido e auspichiamo una loro approvazione il più possibile condivisa – ha dichiarato Michele Meta – L’ufficio di presidenza congiunto delle Commissioni Trasporti e Giustizia ha ribadito la volontà comune di procedere spediti.
Le due Commissioni hanno stabilito di iniziare immediatamente l’esame dell’introduzione del reato di omicidio stradale, sulla base della proposta licenziata dal Senato a fine luglio: una risposta importante all’insicurezza diffusa, che prevede la certezza della pena per chi causi incidenti mortali sotto effetto di alcool o di droghe. Ma l’impegno comune di governo e Parlamento per la sicurezza stradale non si esaurisce qui: da tempo la Camera ha approvato la legge delega di riforma del Codice della strada, ora all’esame del Senato, che auspichiamo riceva al più presto il definitivo via libera. Infine all’esame della Commissione Trasporti c’è un provvedimento che anticipa alcune norme, colmando diverse lacune dell’ordinamento attuale. Tra queste, in particolare, la lotta alle frodi assicurative (che riguarda in Italia 4 milioni di veicoli, costituendo una delle cause principali delle omissioni di soccorso in seguito a un incidente stradale) e il contrasto al fenomeno della cosiddetta esterovestizione, ossia dell’intestazione fittizia di veicoli, su cui prospera il malaffare. Contiamo che la Commissione possa approvarlo già in sede legislativa, per poi inviarlo subito al Senato”.
Sempre in merito al provvedimento si è espresso anche Cosimo Maria Ferri a margine del convegno “Ricostruttori dinamica incidenti stradali”.
“I dati sugli incidenti stradali mortali sono davvero impressionanti e la sicurezza stradale rappresenta una priorità assoluta sulla quale dobbiamo agire al più presto – ha affermato il sottosegretario alla Giustizia – Il Governo si è impegnato per velocizzare l’approvazione della fattispecie di omicidio stradale, approvata nello scorso giugno al Senato e attualmente assegnata alla Camera, che permetterà di punire i pirati della strada e coloro che mettendosi alla guida sotto l’uso di alcol e droga provochino incidenti mortali. Un aspetto molto importante della nuova fattispecie sarà la pena accessoria della revoca della patente dai quindici ai trent’anni a seconda dei casi, per cui si parla di “ergastolo della patente”. Non sono sufficienti le norme repressive, ma serve anche una maggiore sensibilizzazione su questo tema e sulle conseguenze della guida sotto l’uso di alcol e stupefacenti.
Dobbiamo incrementare le campagne di informazione e cercare accordi con gli enti locali per migliorare la sicurezza e i controlli sulle strade”. “Dal punto di vista dei controlli – ha aggiunto Ferri – voglio ringraziare le forze dell’ordine per gli ottimi risultati raggiunti, poiché è emerso che nella maggior parte dei pirati della strada viene identificata in breve tempo. Gli incidenti stradali costituiscono una piaga sociale, anche dal punto di vista economico, soprattutto in termini di costi sociali legati all’assistenza e alla riabilitazione di coloro che subiscono lesioni. Emerge così che le problematiche legate alla sicurezza stradale costituiscono un aspetto fondamentale anche nel computo delle spese per la Sanità pubblica. È indispensabile collaborare con tutte le parti coinvolte per mettere in campo le iniziative più efficaci al contrasto di tali fenomeni e ad una maggiore sensibilizzazione ed educazione stradale”. (m.r.)
Se ne ritorna a parlare in Parlamento. Ma i provvedimenti che interessano la sicurezza stradale diventano tre: l’Omicidio stradale, la Riforma del CdS e infine all’esame della Commissione Trasporti c’è anche un provvedimento che anticipa alcune norme, colmando diverse lacune dell’ordinamento attuale. Tra queste, in particolare, la lotta alle frodi assicurative (che riguarda in Italia 4 milioni di veicoli, costituendo una delle cause principali delle omissioni di soccorso in seguito a un incidente stradale) e il contrasto al fenomeno della cosiddetta esterovestizione, ossia dell’intestazione fittizia di veicoli, su cui prospera il malaffare. Speriamo non ci sia troppa carne al fuoco... (ASAPS)