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Il Centauro , Articoli 18/09/2015

Africa, la morte ha le ruote
Nel silenzio del mondo, ipnotizzato dalle crisi di Ebola e da Boko Haram, la strage dimenticata resta quella della strada

di Lorenzo Borselli*

(ASAPS) – Le strade più pericolose del mondo sono quelle africane: 24,1 decessi ogni 100mila abitanti (in Europa 5,1), uno dei tanti primati neri dell'Africa, reso noto dalla Commissione Economica Africana dell'ONU in occasione della terza conferenza sulla sicurezza stradale tenutasi ad Addis Abeba (Etiopia) a metà luglio, alla quale hanno partecipato tutte le nazioni dell'area, ad eccezione di Algeria ed Eritrea.
Parliamo solo in Africa di almeno 281mila persone che perdono la vita ogni anno, secondo l'ultimo rapporto, ritenuto però da molti poco affidabile oltre che parziale, e relativo ai dati del 2013: lo spaccato è quello di un immensa rete di strade – se così possono chiamarsi, infestate da orde di camion antichi e sovraccarichi di masserizie ed esseri umani, di pulmini e bus lanciati in velocità, spesso a fari spenti anche di notte, di moto e macchine scassate, di patenti comprate o rilasciate su semplice richiesta, di polizia corrotta e di leggi assurde. In Africa si stima che circolino solo il 4% dei veicoli del mondo, ma il traffico restituisce oltre l'11% degli incidenti mortali: il dato è comunque
da considerarsi parziale e quindi incompleto....

 

>LEGGI L'ARTICOLO

da il Centauro n. 187

 


Pochi possono immaginare che in Africa gli incidenti stradali sono una grave causa di morte, molto molto più di Ebola e altre malattie.  Leggere per credere. (ASAPS)

Venerdì, 18 Settembre 2015
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