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Omicidio stradale , Pirateria ,... 21/09/2015

Uccise Valentina, il pm nega al pirata il patteggiamento

Investì con l’auto una gradiscana di 24 anni e fuggì. Rito abbreviato, sentenza prevista il 10 novembre

 GRADISCA. Verrà emessa il 10 novembre la sentenza nei confronti di Massimiliano Cesari, il 34enne di Mariano accusato di omicidio colposo e omissione di soccorso in seguito al tragico investimento di Valentina Pugliese lo scorso 17 novembre, in pieno centro a Gradisca. La ragazza – molto conosciuta in tutto il territorio provinciale - era spirata il 2 dicembre all’ospedale di Udine, dopo due settimane di lotta per la vita. Aveva 24 anni. Una vicenda che ha lasciato sgomenti e tuttora commuove l'intero Isontino.

La data della sentenza è stata fissata nei giorni scorsi al Tribunale di Gorizia, dove si è svolta l'udienza preliminare davanti al gip Sabrina Cicero, presenti il pm Laura Collini e gli avvocati delle parti. Se la vicenda giudiziaria si concluderà in tempi ragionevolmente ristretti è perché la difesa di Cesari (assistito dall'avvocato Renzo Pecorella) ha chiesto e ottenuto che il processo sia celebrato con rito abbreviato, ovvero senza fase dibattimentale e audizione di testi.

Basandosi pertanto sugli atti già raccolti in questi mesi dalla Procura. Cesari, che per il cumulo di accuse rischiava una pena complessiva da un minimo di 3 a un massimo di 10 anni di carcere, in caso di condanna con rito abbreviato si vedrebbe diminuita la pena di un terzo. La difesa del 34enne trattorista marianese, con l'obbiettivo di contenere al massimo la possibile pena, ha anche tentato la carta del patteggiamento, con applicazione della condizionale, e la sospensione del processo con messa alla prova ai servizi sociali. In entrambi i casi ha incassato il diniego del gip, che ha invece accettato la costituzione a parte civile della famiglia Pugliese.

«Siamo soddisfatti per l'esito dell'udienza preliminare – commenta il legale di parte civile Vincenzo Martucci, alternatosi con l'avvocato Diego Contini al fianco della famiglia Pugliese -. Il primo scoglio da superare, e ci siamo riusciti, era quello della costituzione a parte civile da parte della famiglia, che come facilmente si comprenderà ha subito un notevole danno morale e psicologico legato non solo alla tragica e assurda morte di Valentina, ma anche alla grave condotta dell'imputato con l'omissione di soccorso». «Ma ci riteniamo soddisfatti – spiega Martucci - anche per la decisione del Tribunale di negare alla difesa di Cesari il patteggiamento. Questo nei nostri auspici crea i presupposti per la pena giusta ed esemplare invocata dalla famiglia Pugliese».

Valentina, in quel maledetto e piovoso lunedi di novembre, stava trascorrendo la serata con gli amici. Mentre si accingeva a salire sulla sua Panda parcheggiata in viale Regina Elena, venne inspiegabilmente travolta dalla vettura guidata da Cesari.

Secondo le testimonianze agli atti, poco dopo il terribile impatto l'auto del marianese rallentò, accennando quasi a fermarsi. Ma è solo un attimo. Il conducente riprese la corsa e fuggì tagliando attraverso il Parco della Rotonda.

di Luigi Murciano
da ilpiccolo.gelocal.it


Stavolta il Gip dice no al patteggiamento. Si va a giudizio il 10 novembre. (ASAPS)

Lunedì, 21 Settembre 2015
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