Sedicenni morti: ottiene domiciliari il 33enne che ha causato incidente
LECCE – Ha ottenuto gli arresti domiciliari Jacopo Lorusso, il 33enne originario di Bari arrestato domenica scorsa con l’accusa di duplice omicidio colposo aggravato. L’uomo si trovava alla guida dell’auto che sabato notte ha travolto e ucciso due ragazzi che viaggiavano a bordo di uno scooter. Giorgio Sabato, 16enne di Nardò, è morto sul colpo. Alex Giuseppe Furio, coetaneo, di Copertino, s’è spento circa cinque ore più tardi in ospedale.
Il gip Carlo Cazzella, dopo convalidato l’arresto di Lorusso, ha attenuato la misura cautelare, accogliendo l’istanza del suo legale. Una volta dimesso dall’ospedale “Vito Fazzi” di Lecce dove si trova ricoverato per le ferite riportate, il 33enne sconterà i domiciliari nella propria abitazione in provincia di Bari.
Al gip Lorusso, che soffre di una grave patologia, ha detto di ricordare poco di quei drammatici momenti, e di aver avuto, con ogni probabilità, un mancamento prima di tamponare i due scooter su cui viaggiavano quattro ragazzi (due sono rimasti pressoché illesi). Il 33enne, sottoposto agli accertamenti per stabilire l’eventuale traccia di sostanze alcoliche o psicotrope, è risultato positivo alla cocaina con un tasso alcolemico è stato pari a 1,01 grammi per litro.
Saranno necessari altri esami per stabilire se le tracce di droga facciano riferimento a un’assunzione precedente. Bisognerà anche stabilire a quale velocità viaggiava l’auto dell’uomo, che ha detto di aver rispettato i limiti imposti in quel tratto di strada. Una lunga serie di elementi che hanno portato alla concessione degli arresti domiciliari.
Del fascicolo è titolare il pubblico ministero Giovanni Gagliotta, che potrebbero proproorre appello nei confronti della decisione del gip. Le famiglie delle vittime hanno nominato due legali. Si tratta degli avvocati Francesco Cazzato, che rappresenta i Furio e, David Dell’Atti, per i Sabato.
Lo scontro è avvenuto sulla strada provinciale di raccordo fra Melendugno e la marina Torre dell’Orso, all’altezza dell’acceso per il borgo medievale di Roca Nuova. Ed è stato molto violento, tanto da coinvolgere entrambi i ciclomotori. I giovani che si trovavano sul Malaguti, un 18enne e un 19enne neretini, urtati di striscio, sono riusciti a cavarsela con pochi graffi, mentre il Gilera è stato colpito in pieno.
Ma in galera a riflettere sulla tragedia che ha causato ammazzando i due sedicenni è rimasto appena 5 giorni (due giorni e mezzo per ognuno dei due ragazzi uccisi) anche se è risultato ubriaco e sotto l’effetto di stupefacenti alla guida. (ASAPS)