Erano
stati accusati di poca prudenza e perizia in occasione di un
incidente mortale, che si era verificato, all’uscita della
galleria San Nicola,sulla corsia Palermo-Catania il 25 aprile
del 200, quattro agenti del comando provinciale della Polizia
Stradale. Quel giorno, a causa della forte grandinata, una Opel
Astra, guidata dal palermitano Giuseppe Cocilovo, sbandava ed
andava a sbattere contro una macchina della polizia che si trovava,
per il controllo, sulla corsi di emergenza. Nell’urto Giuseppe
Cocilovo riportava delle ferite tali, che decedeva subito dopo.
L’ipotesi accusatoria nei confronti di Salvatore Battaglia,
Vincenzo Caruso, Vito Roberto Marino e Maria Rita Marotta era
quella di concorso in omicidio colposo per non avere agito in
occasione dell’incidente con la dovuta diligenza.
In quel momento nella zona si era abbattuta una violenta gradinata.
L’incidente probatorio, ammesso dal Gip Francesca Cercone,
ha consentito di ricostruire tutte le fasi del sinistro e di
valutare se esistevano ipotesi di reato. I difensori dei quattro
imputati, Gaetano Cantaro e Mauro Di Natale del foro di Enna
ed Antonino Buffa del foro di Marsala hanno chiesto che i propri
assistititi fossero giudicati con il rito abbreviato. Nel corso
del dibattimento il Procuratore della Repubblica, Salvatore
Cardinale, nella sua qualità di PM ha chiesto l’assoluzione
dei quattro imputati ed ovviamente i difensori si sono associati
alla richiesta, mentre il difensore della parte civile, Massimo
Motisi del foro di Palermo ha chiesto di affermare la penale
responsabilità degli imputati. Il Gip, Francesca Cercone
, subito dopo la discussione in camera di consiglio, ha assolto
con formula piena Roberto Vito Marino e Maria Rita Marotta perché
il fatto non costituisce reato, Salvatore Battaglia e Vincenzo
Caruso perché il fatto non sussiste.