Attentato incendiario a funzionaria della polizia locale: brucia auto dell’ex responsabile Ufficio sanzioni
LECCE - Brucia l’auto dell’ex responsabile dell’Ufficio sanzioni del comando di polizia locale di Lecce. E' molto probabile che qualcuno, nel cuore della notte, abbia voluto lanciare un messaggio esplicito al capitano Luigianna Vizzi, leccese di 53 anni. Dopo aver cosparso la Toyota Aygo della dirigente di viale Rossini, che ricopre un nuovo incarico soltanto dai primi giorni di settembre, i malviventi hanno appiccato il fuoco. Le fiamme hanno consumato la carrozzeria e le parti meccaniche del mezzo, parcheggiato nei pressi dell’abitazione della 53enne, in piazzale Grosseto.
Ingenti i danni arrecati all’auto, ora in fase di quantificazione. Sul luogo sono accorsi i pompieri del comando provinciale, assieme ai carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile della compagnia locale. Mentre i vigili del fuoco hanno spento il rogo, scongiurando il rischio che potesse propagarsi anche alle vetture parcheggiate nelle vicinanze, i militari dell’Arma hanno avviato un sopralluogo nell’isolato alla ricerca di tracce lasciate dagli autori dell’avvertimento.
Nei paraggi, in realtà, non è stato rinvenuto nessun contenitore sospetto. Aspetto che lascerebbe precupporre un cortocircuito come causa scatenante. Ma la natura dolosa dell’accaduto si potrebbe fare strada per via dalla modalità con cui si sono diffuse le fiamme. In zona sono installati diversi impianti di videosorveglianza, ora al vaglio degli inquirenti.
Da alcuni di quei fotogrammi, infatti, potrebbero emergere i tratti somatici del potenziale autore. O dei responsabili. Poiché, nell'eventualità che qualcuno abbia agito, è più probabile si tratti di almeno un paio di individui.
La titolare dell'auto colpita, già nelle prime ore di questa mattina, è stata ascoltata dai carabinieri: si è tentato di risalire all’identità di coloro che hannovoluto lanciare l'intimidazione.
Ma l’attività investigativa è solo nella fase embrionale: i sospetti, quanto meno al momento, sono indirizzati alla sfera professionale del capitano Vizzi che ha cambiato ufficio soltanto da qualche settimana, nell'ambito di una redistribuzione di competenze interne al comando. Certo, non si può escludere neppure la pista accidentale dell'accaduto. Gli stessi vigili del fuoco hanno preso in considerazione quella eventualità, seppur apparentemente poco plausibile.
Un altro attentato intimidatorio contro un funzionario della Polizia Locale (ASAPS)