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Notizie brevi 05/10/2015

L'Aquila, furbetti in autostrada: sei denunce per truffa e insolvenza

Strade dei Parchi querela i conducenti che, non pagando il pedaggio sull'A24 e A25, hanno causato un danno di oltre 67 mila euro a Stato e società. La squadra di polizia giudiziaria della Stradale li aspetta al casello, gli sequestra i mezzi e infine segnala alle Procure di competenza anche i proprietari dei mezzi

L'AQUILA. Veicolo sequestrato e denuncia penale per i furbetti dell'autostrada, quelli che non hanno mai pagato il pedaggio. L'operazione è quella effettuata nei confronti di sei persone da parte della squadra di Polizia giudiziaria della Polizia stradale dell'Aquila, sottosezione di Pratola Peligna. Nell'ultimo bimestre, l'Ufficio Tutela Pedaggi della Strada dei Parchi spa segnalava alla squadra di Polizia giudiziaria, anche con denunce-querele, alcuni utenti che utilizzavano la rete autostradale A24-A25 sia eludendo il pedaggio mediante accodamento ai veicoli in uscita dalla pista Telepass, sia dichiarando la mancanza di soldi oppure lo smarrimento del biglietto autostradale, accumulando un debito complessivo di oltre 67 mila euro. Atteso che oltre il 50% del pedaggio è destinato allo Stato (cui in soli due mesi erano venuti a mancare quasi 34 mila euro di proventi) l'ufficio della Polstrada procedeva immediatamente con le indagini. Sei le persone denunciate per truffa aggravata ai danni dello Stato e insolvenza fraudolenta, tre i veicoli sequestrati.

Nel primo caso, al casello A24 di Carsoli (L'Aquila) veniva fermato il conducente di un'Alfa Romeo il quale, dopo aver prelevato il biglietto dal casello di Roma-Est, usciva a Carsoli accodandosi a una vettura munita di apparecchiatura telepass, utilizzando la pista in uscita riservata a tali utenti. Con questo stratagemma l'automobilista, che ogni giorno percorreva la tratta Roma-Carsoli andata e ritorno, aveva eluso ben 25.875,10 euro: per questo l'auto è stata sottoposta a sequestro penale mentre il conducente e il proprietario, entrambi di Carsoli, identificati per F.M., di 49 anni e R.M. di 36, venivano denunciati per truffa aggravata ai danni dello Stato alla Procura della Repubblica di Avezzano. Nel secondo episodio, avvenuto al casello A25 di Manoppello, proveniente da Roma, veniva fermato il conducente di un autocarro Iveco 260, di proprietà di una società di Pomezia (Roma), che dopo aver chiesto il rapporto di mancato pagamento per mancanza di soldi, all’operatore addetto al monitoraggio centralizzato di rete, si apprestava a lasciare il casello. Con questa modalità il trasportatore ha accumulato un debito di 30.107,26 euro. L'autocarro è stato sottoposto a sequestro penale e sia il conducente, A.L. 44 anni di Scafa (Pescara), che l'amministratore della società proprietaria del veicolo, F.C. 42 anni di Nettuno, venivano denunciati per insolvenza fraudolenta alla Procura della Repubblica di Pescara.

Nella terza circostanza, al casello A24 di Carsoli, veniva fermato il conducente di un autocarro Renault Master il quale, anche in questo caso, aveva chiesto il rapporto di mancato pagamento per mancanza di soldi all’operatore. Pure in questa circostanza, il danno economico ammonta a 11.475,58 euro, di conseguenza l'autocarro è stato sottoposto a sequestro penale e il conducente, F.B., 53 anni di Montesilvano (Pescara) e il proprietario del veicolo, A.D.B., 42 anni di Penne (Pescara) sono stati denunciati per insolvenza fraudolenta alla Procura della Repubblica di Avezzano. La squadra di polizia giudiziaria della Polstrada di Pratola Peligna continua i servizi di controllo per rintracciare e denunciare altri furbetti dell'autostrada.

da ilcentro.gelocal.it

Lunedì, 05 Ottobre 2015
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