Roma - Operazione della Polizia Stradale: arrestate 10 persone tra la capitale e Napoli. Sequestrati più di 100 veicoli

(ASAPS) ROMA – Le indagini sono partite da Latina, e poi si sono allargate a dismisura, scoperchiando un vero e proprio vaso di Pandora. Alla fine ci sono voluti centinaia di uomini e donne della Polizia Stradale, che hanno agito in maniera congiunta tra il Compartimento di Roma e quello di Napoli, dove era stata individuata la centrale operativa dell’associazione. Nel mirino degli inquirenti un intero nucleo familiare di Sant’Anastasia ed altri pregiudicati, per i quali sono state emesse misure cautelari in ordine a delitti di associazione a delinquere, falso, ricettazione e riciclaggio di centinaia di veicoli in Italia ed all’estero. I criminali si erano specializzati nel riciclare autovetture di provenienza illecita, mediante la contraffazione del numero di telaio e presentando alle varie motorizzazioni documentazione che certificava la falsa provenienza estera. E non c’erano solo macchine, ma anche Tir e mezzi d’opera puntualmente rubati, sui quali venivano fatti “migrare” i dati identificativi di veicoli inesistenti o clonati. Alla fine dell’operazione, alla quale ha partecipato un nutrito gruppo di agenti della questura partenopea, sono stati effettuate decine di perquisizioni e sequestrati un centinaio di veicoli, molti dei quali commerciali. Le ordinanze di custodia cautelare sono state firmate dal GIP del Tribunale di Nola, su richiesta del Pubblico Ministero Ida Tereso, che aveva assunto la direzione delle indagini condotte dalla Polstrada. Per dare un volto all’indagine, è stato necessario riunificare numerosi fascicoli penali aperti da diverse Procure, particolare che da l’idea di come il sodalizio agiva indisturbato in tutto il territorio nazionale. “L’organizzazione – hanno detto gli investigatori - ha abilmente sfruttato la riforma delle norme in materia avvenuta a partire del giugno 1998, per la quale non è più necessario che le auto provenienti dall’estero siano fisicamente sottoposte a
visita e prova dai tecnici”, essendo sufficiente l’esibizione di documenti, alcuni dei quali in regime di autocertificazione. (ASAPS).