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Si schianta e rifiuta l’alcoltest
Era sotto choc e sobria: assolta

TRENTO. Il 28 dicembre dello scorso anno, mentre viaggiava al volante della sua Volkswagen Polo sulla strada in località Brazzaniga, poco lontano dal palazzetto del ghiaccio di Pergine, aveva perso il controllo della vettura ed era uscita di strada. Un incidente causato probabilmente da un sottile strato di ghiaccio formatosi sull’asfalto, che ha fatto finire in grossi guai la trentatreenne vittima dello schianto, denunciata per guida in stato d’ebbrezza e rifiuto di sottoporsi all’alcoltest, con l’aggravante di aver causato l’incidente nelle ore notturne. Accuse pesanti, che avrebbero potuto avere pesanti ripercussioni per la ragazza, ma ieri, in tribunale a Trento, il suo legale - l’avvocato Claudio Tasin - è riuscito a farle cadere e la giovane è stata assolta perché il fatto non sussiste. Ma cos’era accaduto? «Oltre a riportare diversi traumi e serie lesioni al collo – spiega Tasin – il violento impatto con il guardrail aveva causato uno grave stato di choc. Tanto che la mia assistita ha più volte ribadito di non ricordare nulla di quanto accaduto sulla strada e nemmeno del suo arrivo al Pronto soccorso.

E proprio lì, i sanitari hanno fatto firmare alla giovane alcuni documenti, tra i quali il modulo con cui rifiutava di sottoporsi all’alcoltest. Lei, ovviamente, tutt’altro che lucida, aveva firmato. E anche di queste firme non ricorda nulla». La frittata era fatta, insomma. Ma le condizioni della guidatrice erano tanto serie che, nei minuti successivi al ricovero, era stata sottoposta ad una lunga serie di esami. E al prelievo del sangue. Ed è con i dati di quegli esami che Tasin, ieri, è arrivato in tribunale. «Non solo sono riuscito a dimostrare che lei non ricordava nulla di quella sera, e che quindi anche al momento della firma non era in grado di intendere, ma che gli esami del sangue a cui era stata sottoposta avevano permesso di rilevare un tasso alcolico nel suo sangue di 0,17 grammi per litro. Un tasso lontanissimo dalla soglia massima di 0,50 g/l fissata dal Codice della strada. Non avrebbe avuto alcun motivo di non sottoporsi all’alcoltest, insomma». Di qui, l’assoluzione. (p.t.)

da trentinocorrierealpi.gelocal.it


Gli esami del sangue a cui era stata sottoposta successivamente avevano permesso di rilevare un tasso alcolico nel suo sangue di 0,17 grammi per litro. Ma quanto tempo dopo? (ASAPS)

Venerdì, 09 Ottobre 2015
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