SVIZZERA, OCCHIO ALLE BICI ELETTRICHE
UNO STUDIO DELL'UPI METTE IN GUARDIA I PRATICANTI DI E-BIKE: VANNO TROPPO FORTE PER LORO E PER GLI ALTRI UTENTI DELLA STRADA
(ASAPS) BERNA, 9 ottobre 2015 – Le Bici elettriche sono pericolose, non solo per chi le conduce ma anche per gli altri utenti della strada: lo dicono gli esperti dell'UPI, l'Ufficio Svizzero per la Prevenzione degli Infortuni, in un recente studio, nel quale si è fatto il punto del numero delle vittime registrate tra il 2011 e il 2014, più che raddoppiato. Si tratta di uno studio unico nel suo genere, che ha messo a nudo i rischi, sottovalutati, delle cosiddette e-bike. Primo tra tutti, la velocità: le bici elettriche, infatti, sono in grado di raggiungere velocità molto alte: si va dai 25 ai 45 km/h, a seconda dei modelli. Ebbene, tali velocità sono risultate un fattore di sinistrosità molto pericoloso se correlato al peso del velocipede elettrico più alto rispetto ad una bici normale, che comporta il sostanziale raddoppio degli spazi di arresto, composti come noto dal tempo di reazione e dallo spazio di frenata. Gli “elettro-ciclisti”, poi, tenderebbero a sottovalutare i rischi, andando incontro a un numero maggiore di incidenti autonomi; a ciò si aggiunga l'incapacità degli altri utenti della strada di valutare a loro volta la velocità delle e-bike, creando pericolosi equivoci soprattutto in prossimità delle intersezioni.
Per ottenere queste informazioni, l'UPI ha studiato a fondo i dati degli incidenti, ha effettuato un sondaggio tra i conducenti e svolto un esperimento sulla valutazione della velocità delle e-bike da parte degli altri utenti della strada, oltre che pubblicare poi una specifica pagina informativa sul proprio sito, corredata anche di un video informativo in tutte le lingue cantonali (clicca qui).
Sul fronte dei sinistri, è stato accertato che gli incidenti più gravi accadono in maniera autonoma, mentre le collisioni con altri mezzi rappresentano un'incidenza marginale. “Lo studio è appena iniziato – dicono all'UPI – ma anche se non è ancora possibile stabilire il rapporto tra rischio d'infortunio ed e-bike rispetto a quello con la bicicletta normale, dalle analisi emerge che gli incidenti con bici elettrica sono più gravi. Il motivo principale è attribuibile all'età media superiore dei conducenti di biciclette elettriche rispetto a quella dei ciclisti, e dunque alla maggiore vulnerabilità”. Lo scenario critico delle collisioni resta quello delle intersezioni e delle rotatorie, dovuto in larga parte al mancato rispetto del diritto di precedenza delle e-bike da parte dei conducenti di veicoli a motore, che tendono a sottovalutare la velocità delle bici elettriche in arrivo. In Svizzera, il casco è obbligatorio per le biciclette elettriche più veloci con pedalata assistita fino a 45 km/h e raccomandato per i modelli più lenti. Se l'e-bike supera i 20 km/h senza attivazione dei pedali è obbligatorio il casco da motociclista. (ASAPS)
Anche per le bici elettriche all’aumento della velocità corrisponde un aumento del rischio. Lo hanno documentato in Svizzera. (ASAPS)