Cinquant’anni
fa, mentre in televisione faceva il suo esordio “Lascia o Raddoppia”,
nasceva anche una piccola utilitaria destinata a conquistare le simpatie
del ceto medio dell’allora società italiana: la Fiat 600,
una vettura che nel giro di poco tempo diventerà un nuovo status
symbol.
In quegli anni lo stipendio medio di un operaio era di 40 mila lire,
25 lire per acquistare un quotidiano e per un litro di benzina bisognava
sborsare quasi 150 lire.
La Fiat 600 fu venduta al prezzo lancio di 590 mila lire, un prezzo
subito definito “popolare”, tanto che proprio da quel momento
la casa torinese diede per la prima volta la possibilità di acquistarla
anche a rate.
A collaudarla anche il compianto Gianni Agnelli, che al termine di un
giro di prova a Villar Perosa ebbe a definirla “ottima, ma un tantino
veloce…”.
Lo stabilimento di produzione prescelto è quello di Mirafiori,
che dalle 624 unità giornaliere del primo anno, passa alle 839
del 1957 per un numero complessivo di quasi 300 mila vetture l’anno.
Il motore, montato posteriormente per lasciare più spazio al
baule anteriore, è un propulsore da quattro cilindri e 633 centimetri
cubici (da qui il nome), mentre all’interno possono trovare spazio
4 persone nonostante i soli 320 centimetri di lunghezza, i 138 di larghezza
ed i 140 di altezza. Per agevolare l’ingresso degli occupanti,
inoltre, le portiere vengono aperte al contrario, cioè con la
maniglia di apertura sulla parte anteriore.
Cinque anni dopo, nel 1960, la seconda versione viene presentata a Parigi
ed il prezzo sale a 640 mila lire quando lo stipendio medio di un italiano
è aumentato a 47 mila lire.
Il boom economico del Paese è nel suo massimo apice ed il 50
per cento delle famiglie italiane possiede un televisore, una lavatrice
e per l’appunto una Fiat 600.
Col 1965 arriva la terza “serie” che vede un ammodernamento
del frontale ed i paraurti in gomma. Sarà l’ultima novità
di un modello che uscirà definitivamente di produzione nel 1969
per lasciare il posto alla 850. In nemmeno quindici anni la Fiat 600
verrà venduta in oltre 2 milioni e 650 mila esemplari. Un vero
record per le case automobilistiche di allora.