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Notizie brevi 14/10/2015

Maxiriciclaggio di auto di lusso, condanne fino a 5 anni e mezzo

La polizia stradale di Parma un anno fa smantellò un traffico internazionale di veicoli in leasing. Condanne patteggiamenti per truffa, riciclaggio, falso


Decine e decine di automobili di lusso "in leasing" finite in un buco nero. Ne veniva denunciato il furto, poi del mezzo si perdeva ogni traccia. Casi troppo frequenti per non destare sospetti nella polizia stradale. Infatti, dietro a tutto c'era un'associazione a delinquere che dal 2012 gestiva un grosso giro di riciclaggio internazionale di veicoli. Un gruppo di uomini originari di varie regioni d'Italia (Calabria, Sardegna, Puglia), alcuni domiciliati nel parmense, che insieme a complici lettoni e nordafricani si occupavano di fingere il furto di auto prese a nolo con false denunce, per poi predisporne l'invio all'estero (soprattutto in Europa dell'Est) con documenti contraffatti.

 Il traffico è stato smantellato dalla polizia stradale di Parma con un'operazione che nell'ottobre 2014 portò agli arresti dodici persone e alla denuncia di altre 106. L'indagine denominata "Truka", vocabolo russo per auto, portò all'individuazione di 64 veicoli sottratti illecitamente ai proprietari, di cui 38 recuperati.

Un anno dopo, sei soggetti ritenuti al centro dell'organizzazione hanno chiuso la loro posizione davanti al gup Maria Cristina Sarli. Erano accusati a vario titolo di oltre cinquanta capi d'imputazione di per reati di truffa, riciclaggio, falsità ideologice e materiale.

Condannati con rito abbreviato a cinque anni e mezzo di reclusione e 3mila euro di multa Salvatore Musella e Zans Livisics. Dovranno risarcire le parti civili costituite, con provvisionali fino ai 10mila euro. Hanno patteggiato una pena di 3 anni e 2 mesi Salvatore Cervinaro, Salvatore Ciampà e Antonio Lagreca, mentre Salvatore Schifani ha patteggiato 4 anni e due mesi di reclusione. Un imputato marocchino ha invece scelto di non avvalersi di riti alternativi e sarà processato con rito ordinario. Alcuni dei condannati si trovano tuttora in carcere. (maria chiara perri).
 

da parma.repubblica.it

 


Poi arrivano anche le condanne! (ASAPS)

Mercoledì, 14 Ottobre 2015
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