Lo diceva
anche la canzone: “Si può dare di più!”. Certo
che si può dare di più, sempre!
Noi dell’Asaps se pensiamo alla situazione della sicurezza stradale
- anche dopo la Patente a punti - se pensiamo al sistema controlli delle
strade, se pensiamo a come funziona l’educazione stradale prima
e dopo il patentino, siamo tentati di intonare un coro forte ed emozionante
come quello del Nabucco per dire: Sì, si può dare di più.
Qualche volta leggendo le statistiche degli incidenti stradali del fine
settimana, raccontando delle vittime della Polizia Stradale e di tutte
le altre divise che operano sulla strada facendo ogni giorno il loro
dovere, vedendo la scarsità delle pattuglie, l’approssimazione
nella formazione, la disinvoltura nell’uso dell’alcol alla
guida, la pirateria sempre più allarmante, siamo colti da forti
sensi di colpa.
Vorremmo fare di più.
Poi con calma cerchiamo di ragionare per non correre il rischio di dover
andare successivamente in analisi e ci diciamo che con questa sigla
abbiamo fatto tanto.
In 13 anni di vita abbiamo contribuito sensibilmente ad alzare la soglia
dell’attenzione sulla sicurezza stradale anche nell’agenda
politica di questo distratto Paese.
Siamo il costante supporto professionale e di sostegno morale degli
operatori della sicurezza stradale, (si pensi solo agli omaggi del 2005
per gli iscritti: prontuari di 800 pagine, sinossi, schede lavoro).
Siamo fonte costante e - lasciatecelo dire - qualificata di tutte le
novità e le informazioni che abbracciano il sistema mobilità
e trasporto.
Il nostro sito www.asaps.it nell’ultimo anno ha raddoppiato il
numero dei visitatori e triplicato il numero delle pagine aperte.
La nostra rivista ufficiale Il Centauro è un punto di riferimento
ormai tradizionale per tutto il settore della sicurezza stradale.
Siamo costantemente presenti sui media con le nostre analisi, i nostri
comunicati le nostre proposte. Siamo ormai una sorta di agenzia informativa
della sicurezza sulle strade.
Qualche volta sentiamo che forse diamo anche fastidio in certi ambienti,
notiamo che in certi settori si tenta di isolare la nostra sigla, di
delegittimarla. Non ci spaventiamo, siamo abituati. Anzi questa è
la controprova dell’efficacia del nostro lavoro.
Proprio il fatto che non siamo legati a sistemi di interesse, che siamo
molto autonomi - oseremmo dire liberi - nelle nostre posizioni, dà
fastidio, ma ci dà anche forza.
Per questo finché avremo il consenso di tanti operatori della
sicurezza, di tante istituzioni, di tanti cittadini comuni fruitori
del bene strada, a tutti i quali sta a cuore la sicurezza stradale,
riponendo fiducia in questa sigla, noi andremo avanti sereni e convinti
che “Sì si può dare di più”, si può
fare meglio, per questo ci impegneremo, ma la nostra coscienza è
a posto.
Ci sono altri che potrebbero dare veramente di più. Aspettiamo.
Auguri a tutti.
* Presidente Asaps.