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Nicola Calipari in una
foto del 2000 (Ansa)
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È Nicola
Calipari l’agente del Sismi ucciso a Bagdad poco dopo la
liberazione di Giuliana Sgrena.
Secondo la ricostruzione fatta dal direttore del Manifesto,
Gabriele Polo, Giuliana Sgrena stava viaggiando su un’auto insieme
a Calipari e altri due agenti dei servizi italiani. Erano diretti
a Bagdad e nessuno di loro era armato quando, a un posto di blocco
Usa, sono partiti dei colpi in direzione della macchina. Nicola
Calipari è stato colpito a morte, mentre Giuliana Sgrena e un
altro agente sono rimasti feriti. La versione del comando Usa è
che l’auto «si stava avvicinando a forte velocità al posto di
blocco». I militari hanno fatto fuoco per rispondere a quella che
ritenevano una minaccia.
Da investigatore di rango negli uffici della Squadra mobile di
Roma a 007 impegnato nella liberazione di Giuliana Sgrena.
Nicola Calipari, 50 anni, calabrese d’origine, aveva ricoperto
nella sua brillante carriera di investigatore incarichi di
prestigio nella Polizia di Stato. Il primo di rilievo, negli anni
’80, come capo della Squadra mobile di Cosenza, il passo
successivo è stato come funzionario della Squadra narcotici alla
Squadra mobile di Roma negli uffici in via di San Vitale, dove
aveva concluso con successo indagini di spessore nazionale contro
la malavita, le associazioni mafiose che imperversavano nella
capitale. In seguito era passato a guidare la sezione criminalitá
organizzata per poi diventare vice dirigente. Successivamente, dal
’97 alle metá del ’99 Calipari ricoprì l’incarico di funzionario
presso la Criminalpol e poi al servizio centrale operativo (Sco)
prima di guidare il servizio immigrazione del ministero
dell’Interno e poi essere nominato dirigente dell’ufficio
stranieri della questura di Roma nel 2001. Attualmente era vice
direttore operativo del Sismi.
Il premier Silvio Berlusconi ha detto che «Calipari era
stato protagonista delle precedenti trattative, con la liberazione
degli altri ostaggi italiani in Iraq».
Pier Scolari, compagno della giornalista del «Manifesto»,
esprime tutta la sua stima per l’agente del Sismi morto per
proteggere la sua compagna: «Ho conosciuto Nicola Calipari nei
giorni scorsi. Un uomo straordinario, un uomo che mi ha dato la
certezza - racconta - che Giuliana sarebbe tornata a casa. Quando
ho appreso della sua morte per mano dei soldati americani, dopo
che tante volte mi aveva detto che rischiava che gli tagliassero
la gola i sequestratori di Giuliana, ho provato un dolore -
sottolinea - che per un momento ha superato la gioia per la
liberazione». |