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«Falso positivo» la difesa contesta l’esito dell’alcoltest

Etilometro guasto. La difesa di un 69enne bellunese ne è convinta e ha contestato un falso positivo. Al momento dell’alcoltest da parte delle forze di polizia, l’imputato assumeva un certo...
Foto Coraggio© - Archivio Asaps

BELLUNO. Etilometro guasto. La difesa di un 69enne bellunese ne è convinta e ha contestato un falso positivo. Al momento dell’alcoltest da parte delle forze di polizia, l’imputato assumeva un certo tipo di farmaco e questo può aver condizionato l’esito del test. Ma Dolif e Frate hanno forti dubbi anche sul buon funzionamento dell’apparecchiatura, che si usa per rilevare la guida in stato di ebbrezza, oltre alla legittimità del secondo controllo, che si è svolto a circa un’ora di distanza. Il primo soffio nel boccaglio aveva dato come risultato 1,40 e il secondo 1,35. Impossibile, secondo loro.

Era l’una di notte passata e l’uomo non ha fatto un incidente stradale, ma è stato semplicemente controllato dalla pattuglia in strada. I testimoni ascoltati davanti al giudice Cittolin hanno sottolineato che quella sera l’imputato non aveva bevuto, di conseguenza l’alcoltest non poteva ravvisare un tasso alcolemico così elevato. Il processo è ormai alle battute finali e, dopo le richieste di condanna e assoluzione del pubblico ministero Sandra Rossi e della difesa, il giudice ha rinviato all’udienza del 29 ottobre per le eventuali repliche, prima della sentenza di primo grado. (g.s.)

 

da corrierealpi.gelocal.it


 Il solito medicinale che... (ASAPS)

Giovedì, 22 Ottobre 2015
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