Ore undici lezione di bici. Così la scuola insegna la salute
LEZIONI di ginnastica addio. Nelle scuole di Washington corpo libero e spalliere svedesi lasciano il posto a una nuova disciplina: il ciclismo. È la sorpresa che hanno trovato i bambini delle 80 scuole primarie della città, che da quest'anno ha introdotto la bicicletta nei programmi scolastici delle elementari. Qui i bambini non impareranno solo a reggersi sulle due ruote, ma tutto quel che concerne la bici, dall'educazione stradale alla manutenzione, passando per la lettura delle mappe e rudimenti di assistenza in caso di infortunio.
L'INFOGRAFICA
Alle lezioni teoriche e fisiche seguiranno attività scolastiche all'aperto legate alle lezioni più classiche. Come studiare storia davanti ai famosi monumenti della capitale americana, dal Campidoglio al Vietnam memorial, raggiunti rigorosamente in bici. O calcoli matematici per contare le calorie consumate sul percorso. La bicicletta, insomma, diventa parte del curriculum scolastico per imparare giocando. Ma anche per crescere in maniera più sana sull'esempio del programma Let's Move, promosso, non a caso, dalla più eminente cittadina di Washington: la first lady Michelle Obama.
Il dipartimento scolastico ha messo a disposizione 600 bici blu, di cui 300 comprate coi fondi scolastici e 300 donate da volontari. L'obiettivo è procurarsene 1.000 da distribuire nelle scuole e farle usare a rotazione nelle classi. "Si dà per scontato che a 7, 8 anni tutti sappiano andare in bici e lo facciano spesso" ha detto al Washington Post il direttore del dipartimento scolastico- sanitario locale Miriam Kenyon. "Ma non è così. Nelle zone più povere della città la bici è un lusso che pochi possono permettersi. I bambini sono obesi perché mangiano male e non fanno moto. La città soffocata dal traffico perché i genitori li portano a scuola in auto".
Vi ricorda qualcosa? Anche l'Italia è alle prese con problemi simili: tanto che in diverse città da tempo la rete Bike to school organizza eventi per convincere i genitori a portare i figli a scuola in bici anziché in auto.
Esistono anche progetti simili a quello di Washington: spesso nati grazie alla buona volontà di direttori scolastici o associazioni ciclistiche locali. Come il Ciclo Club Estense di Ferrara: "Abbiamo portato il ciclismo nelle scuole già nel 1986", racconta Luigi Menegatti, segretario di Uisp Ciclismo nazionale e animatore del club ferrarese. "E a differenza di altri, che portano le bici a scuola per motivi agonistici, cioè per riconoscere gli atleti di domani, noi insegniamo un approccio ambientalista e slow. Spieghiamo perché andare in bici fa bene e come divertirsi sporcandosi le mani di grasso anziché passare il tempo sui videogiochi". Oggi i loro corsi sono attivi nelle scuole di oltre 20 comuni fra Ferrara, Rovigo, Ravenna, Modena e Bologna e coinvolgono 2.000 bambini. "Lavoriamo in orario scolastico e con noi non solo imparano ad andare in bici, ma a conoscere le regole stradali. Alla fine del corso regaliamo loro un casco. E la soddisfazione è proprio vederli fuori, col loro caschetto in testa".
di Anna Lombardi
da repubblica.it